Avviata l’inchiesta sulla Serva di Dio M. Cristina Ogier, francescana secolare in odore di santità
Raffaele Bruno 18.12.2013 Si è aperta a Firenze, il 19 Settembre, la prima sessione dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità della Serva di Dio Maria Cristina Ogier, francescana secolare e dama dell’Unitalsi, nella Basilica di S. Lorenzo, alla presenza dell’Arcivescovo card. Giuseppe Betori. M. Cristina nacque a Firenze il 9 marzo 1955. Nel 1959, quando aveva solo quattro anni, gli diagnosticarono un tumore al cervello. Imparò a convivere con le limitazioni fisiche che il progresso della malattia gli procurava. Né faceva mistero del suo male né lo ostentava ma anzi viveva intensamente la sua vita.
Semplice, gioiosa, impegnata in parrocchia, la sua vita è stata….un canto alla vita! Visse in costante e prodigiosa comunione con Dio, riconoscendolo e servendolo nei fratelli. Terziaria francescana, per aiutare gli ammalati, volle essere dama dell’Unitalsi per accompagnarli e assisterli nei loro viaggi di speranza a Lourdes. Lei ammalata s’impegnava, fino all’estremo delle forze, per dare conforto e assistenza agli altri ammalati. Coinvolse tanti, anche scrivendo ai giornali, nelle opere di carità a favore degli ammalati, dei poveri e delle missioni.
Il suo “amore senza confini” le ispirò di allestire un battello fluviale attrezzato a piccolo Ospedale che inviò nel Rio delle Amazzoni e che porta il suo nome. Per questa iniziativa chiese ed ottenne l’aiuto dei portuali di Livorno che rimasero affascinati dalla semplicità e determinazione di Maria Cristina. Ispirò opere assistenziali e strutture residenziali, che voleva “belle come la sua casa”, per disabili, anziani e bambini, in Italia e all’estero che esistono tuttora.
Nel 1971, ascoltando a scuola discorsi e pensieri sull’aborto che in quegli anni erano oggetto di prese di posizioni aspre e contrastanti, esortò il papà Enrico, primario di Ostetricia e ginecologia all’Ospedale di Careggi, a interessarsene, e fu così che si fecero a Firenze le prime riunioni sull’argomento dell’aborto da cui poi nacque il primo Centro d’Italia di “Aiuto alla vita”, che fu d’ispirazione poi al Movimento per la Vita, che tanto si è battuto e si batte per i diritti del concepito.
Morì l’8 gennaio 1974 a soli 19 anni. Il suo sepolcro è nel cimitero delle Porte Sante a San Miniato al Monte a Firenze dove molti vanno per chiedere la sua intercessione. La vita di Maria Cristina, il suo impegno, il suo itinerario spirituale continua ad interrogare ancora tanti che cercano di dare senso alla vita, al dolore ed alla sofferenza.
Raffaele Bruno Segreteria e Comunicazione Ofspuglia.