L’Happy Road della Gifra di Puglia a Giovinazzo lo scorso 31 Maggio/1 Giugno 2014
Maria (Gifra Molfetta) 29.06.14 Tante volte mi sono chiesta “Come faccio ad incontrare Dio?”, “Dove incontrarLo?” Col tempo mi sono accorta che la fede non è fatta di sensazioni. Dio non lo senti, Dio lo vivi ogni giorno. Lo incontri negli occhi dei tuoi fratelli, nel loro sorriso, in un loro abbraccio. Esattamente questo ho potuto vivere in questo meraviglioso weekend a Giovinazzo, prima nell’assemblea di tutti i consigli, poi nella festa del primo giugno. L’incontro con i miei fratelli nella fede e lo scatenarmi e il festeggiare con loro mi ha fatto capire quanto Dio sia presente nella mia vita e quante volte io non me ne accorga. Solo con gli altri si può misurare il proprio “IO”, si può riflettere su noi stessi, sulla nostra vita. Nella prima giornata sono state lette dai vari presidenti locali le relazioni riguardo il rapporto di ogni fraternità con il consiglio regionale. Ognuno di noi esponeva problemi, riflessioni, descriveva la propria fraternità ai fratelli e ringraziava il consiglio per il lavoro fatto durante l’anno. Per la prima volta la nostra fraternità si è presentata a tutta la giovane famiglia francescana regionale e per me, visibilmente in ansia ed emozionata, è stato molto bello leggere al consiglio quelle che erano le nostre riflessioni. Conoscere anche altre realtà è stato per noi stimolo per crescere e migliorarci per servire al meglio la nostra fraternità. Molto spesso noi giovani ragazzi, insicuri del futuro e presi dalle tante apparenze che il mondo offre, ci smarriamo e tante volte ci chiediamo “Qual è la nostra vera missione?”, “Quale disegno Dio ha per me?”. Questi due giorni ci hanno fatto aprire gli occhi su questo. Anche se erano presenti poche fraternità, eravamo noi coloro che si erano “scomodati”, eravamo lì con il dovere di decidere il programma dell’anno futuro. Quale altra può essere la missione di un giovane che si affida al Signore e dice il suo “SI” alla fraternità? Quella di amare incondizionatamente gli altri e quindi riuscire a mettere da parte i propri interessi, anche per un giorno, e spendere il proprio tempo, desideroso di trovare la decisione più giusta per tutte le fraternità. Ma se nel Signore gioiamo e solo da lui ci sentiamo amati e beati per tutti i doni che ci offre ogni giorno, questo dovevamo anche testimoniarlo!
E il giorno dopo si è davvero scatenata la gioia! Marciando verso la piazza abbiamo colorato, con le nostre magliette arancioni, le strade di Giovinazzo e arrivati in piazza abbiamo gioito come solo i giovani francescani sanno fare! Se Dio tocca la tua vita, e tu sei desideroso di farlo entrare, puoi davvero far in modo che “l’amaro” delle tue giornate si trasformi in dolcezza! Con i nostri sorrisi, con il nostro entusiasmo e con le nostre voci, forse abbiamo attirato l’attenzione della gente che popolava la piazza. Alla fine della Celebrazione Eucaristica, la presidente regionale ci ha colto di sorpresa chiamando i presidenti di ogni fraternità locale per ungere i palmi delle nostre mani con olio benedetto. Il suo abbraccio e il profumo che dalle mani saliva alle narici, mi ha dato quella spinta in più, quella forza per tornare carica di entusiasmo nella mia fraternità. Tornando in pullman verso Molfetta, esausta, con la faccia bruciata dal sole ma il cuore pieno di gioia, guardavo i miei fratelli seduti davanti, stanchi anche loro della giornata e ripetevo tra me e me intensamente e insistentemente “Signore fammi essere una persona essenziale sempre! Dammi il coraggio di desiderare sempre e solo la felicita!”
Maria Fraternità di Molfetta.
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