Il messaggio di auguri per la solennità di San Francesco dalla Federazione Clarisse di Puglia
Sr. Ludovica Loconte 07.10.14 Sappiate che al cospetto di Dio ci sono alcune realtà altissime e sublimi, che a volte tra gli uomini sono reputate vili e spregevoli mentre altre sono preziose e ammirate tra gli uomini ma davanti a Dio sono ritenute vilissime e spregevoli (2LCust 2). Molto Reverendi Padri e Fratelli carissimi, Reverende Madri e Carissime Sorelle, Carissimi Ministri e tutti delle fraternità OFS e Gi.fra, di Puglia, felice coincidenza della nostra grande festa con l’apertura del Sinodo straordinario “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Ce ne sentiamo coinvolti fin nella profondità dei nostri vissuti e nella complessità delle relazioni che intessiamo: conosciamo bene il legame intrinseco tra il Vangelo e il mondo delle relazioni, sfida, per noi, di fedeltà vocazionale. Non possiamo sentirci perciò esonerati dal compito e dalla responsabilità del nostro esserci testimoniale, quando il Ministro Generale stesso, nella sua lettera augurale, ci ricorda la profezia della fraternità. Se l’istituzione della famiglia va evolvendosi in modi tali e tanti da rimettere in discussione i riferimenti di tradizionale e consolidata tenuta, a noi l’impegno di una ricerca mai esauribile della nostra dimensione di vita in santa unità. Il ruolo dei fratelli è fondamentale, è via al Signore e possibilità di misericordia. Qualunque scelta di vita che tale sia, comporta l’investimento esistenziale del nostro tempo che diventa ‘per sempre’ e del nostro spazio che si fa ‘con l’altro’, si tratti di matrimonio o consacrazione; c’è l’adesione a un progetto da costruire e in cui crescere mai da soli, né per un tempo soltanto. E mentre il mondo con le sue esigenze e contingenze, le contradditorietà e precarietà dell’oggi tende a rosicchiare e minare anche il migliore dei propositi ‘a lungo termine’, la messa alla prova è davvero in quel ‘non lasciarsi rubare l’ideale dell’amore fraterno’. Come cammino di conversione al Vangelo, richiede la nostra disponibilità a perdere per trovare, a fare spazio per ricevere, a rinunciare per essere, a perdonare per salvare. Possiamo così riconoscere nelle virtù stesse inscritte nelle nostre scelte e nell’impegno con cui le perseguiamo quelle realtà altissime e sublimi, che a volte tra gli uomini sono reputate vili e spregevoli, dove l’esperienza della vita concreta diventa rivelativa della volontà di Dio e del modo di seguirlo. Realtà altissime e sublimi sono custodite nel dono generoso di noi, nell’impegno di un quotidiano aperto sempre alla speranza, nella responsabilità di quel primo passo ‘verso’, della porta sempre aperta ‘a’ e della volontà di dialogo: che gioia se trova corresponsione, e quanta fecondità misteriosa di cose buone!
Realtà sublimi e altissime sono anche e soprattutto quelle reputate vili e spregevoli dei nostri sforzi vani, dei tentativi falliti, delle nostre buone intenzioni incomprese e tacciate del contrario, delle porte in faccia e del rifiuto al dono, se non ci hanno fatto ritrarre dalla relazione e dalla preghiera per l’altro. Quanta impotenza sperimentiamo talvolta di fronte alle storie non facili e dolorose delle nostre stesse famiglie, quanto impariamo dal coraggio di fedeltà e di sacrificio dei nostri cari. A noi è riservata la misura del fratello, gioia di Vangelo vissuto e donato!
Un carissimo augurio ai M. Reverendi P. Alfonso, P. Giuseppe e P. Gazmend, ai Padri e alle Madri, e ai Fratelli e Sorelle tutte, in particolare coloro che portano il nome benedetto e santo del Padre Francesco, a tutti noi che continuiamo a seguirlo come fondatore, piantatore, e cooperatore nostro nel servizio di Cristo e amarlo come unico sostegno e consolazione dopo Dio (TestsC 38.48).
Sr. Chiara Ludovica Loconte Osc Federazione Clarisse Puglia.