La formazione decentrata per le Fraternità locali che rientrano nelle Zone Tre e Quattro
Maria Grazia Serio 13.12.2014 Grande partecipazione all’incontro di formazione decentrata dello scorso 8 Novembre a Bari, presso la Casa di Spiritualità San Francesco dei Frati minori Conventuali. Più di 120 partecipanti provenienti dalle Fraternità delle Zone Tre e Quattro, sono convenuti all’incontro ed altri anche da qualche fraternità delle zone limitrofe. Relatore dell’incontro è stato Fr. Alfredo Marchello Ofm Cap, esperto biblista. Riportiamo una sintesi del suo intervento.
“Siamo francescani in quanto cristiani, non viceversa; pertanto il nostro scopo, in quanto cristiani, non è il paradiso, questo è un dono gratuito, bensì dare a Gesù la possibilità di agire nella nostra vita, per rendersi presente nel mondo, nelle scuole, nelle fabbriche, in tutti i luoghi vissuti da noi secolari e attraverso noi guardare, toccare, guarire. E quanto più ci facciamo strumento di Gesù tanto più diventiamo noi stessi.
Tutta la Scrittura è in grado di condurci a Cristo, per questo l’A.T. non è da tralasciare, fa parte del vangelo (buona novella). Il tema principale è l’uomo, in cui tutti i suoi aspetti vengono scandagliati, indagati; per questo la Parola di Dio non serve a conoscere la dottrina di Dio ma ad avvicinarci alla nostra stessa umanità.
I Vangeli sono quattro perché è bene che si legga la vita di Gesù per almeno quattro volte: sono uno sguardo approfondito su Cristo, in cui ci viene presentato come il Re (Matteo), il Servo (Marco), l’Uomo (Luca), vero Dio (Giovanni).
Il Vangelo di Marco è il più breve. È stato scritto da Giovanni Marco, figlio di famiglia benestante, probabilmente a Roma, mentre si trovava lì con Pietro; si pensa che abbia trascritto la predicazione di Pietro ai Romani dal fatto che usa alcune parole latine e la descrizione è sbrigativa, scarna, semplice, adatta al popolo romano. Marco è rimasto sbalordito da questo uomo che parla con autorità, comanda sui demoni eppure è venuto da servo per donare la vita. Una delle parole chiave è ‘il Figlio dell’Uomo non è venuto per essere servito ma per servire‘.
Il Vangelo di Luca è stato scritto per i Greci, amanti del genere letterario. Luca era un medico pagano greco, che è stato con Paolo fino alla fine, infatti il suo Vangelo è proprio la trascrizione della sua predicazione. Luca è stato colpito dall’umanità di Gesù ed infatti descrive la sua genealogia collegando Gesù direttamente ad Adamo, quindi Figlio dell’Uomo. Questo è il Vangelo della misericordia, delle parabole, di Gesù che suda sangue nell’orto degli ulivi: viene messa in risalto tutta l’umanità di Gesù.
Matteo scrive il suo Vangelo per gli Ebrei e a differenza dei precedenti due evangelisti ha conosciuto e vissuto con Gesù giorno e notte, come Giovanni. Qui Gesù è presentato come un Re. Nella genealogia, Matteo collega Gesù direttamente a Davide, quindi Figlio del Re. La chiave di lettura per comprendere questo Vangelo sono le tentazioni: Gesù viene messo alla prova come re per testare se è affidabile per guidare un popolo, infatti per gli Ebrei la caratteristica principale di un re era proprio quella di essere in grado di rispondere ai bisogni del suo popolo, pur essendo sottomesso a Dio. Gesù, non cadendo nelle tre tentazioni, dimostra di essere capace di prendersi cura del suo popolo in tutti e tre gli ambiti: anima, corpo e spirito.
Giovanni scrive il suo Vangelo dopo gli altri tre, ed è per questo che non ripete le stesse cose descritte dagli altri tre evangelisti. Giovanni è stato il discepolo più vicino a Gesù e sicuramente è stato colpito dalla presenza fisica di Dio in mezzo a noi: ‘e il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi‘. Giovanni è contrario all’idea di un Dio trascendente, che vive in cielo, distante, ma è un Dio che si è fatto uomo, pur restando Dio; infatti non descrive l’Ascensione non perché non ci creda ma perché non lo ritiene fondamentale in quanto già Dio.”
Un sentito ringraziamento a Fr. Alfredo Marchello per questo preziosissimo ed interessantissimo contributo che ha donato a tutti i fratelli e sorelle dell’Ofs convenuti a questo incontro.
Maria Grazia Serio Fraternità di Putignano.
[portfolio_slideshow]