Venicinque anni fa Giovanni Paolo II proclamava San Francesco ‘patrono dell’ecologia’
Vinicio Russo 02.12.2014 «Tra i Santi e gli uomini illustri che hanno avuto singolare culto per la natura, quale magnifico dono fatto da Dio all’umanità, è meritatamente annoverato Francesco d’Assisi. Egli, infatti, ebbe un alto sentimento di tutte le opere del Creatore, e supernamente ispirato compose quel bellissimo Cantico delle creature, attraverso le quali, in particolare frate sole e sorella luna e le stelle, diede all’Onnipotente e buon Signore, la dovuta lode, gloria, onore e ogni benedizione». Con queste parole Giovanni Paolo II, il 29 Novembre 1979, proclamò San Francesco “celeste patrono dei cultori dell’ecologia con tutti gli onori e i privilegi liturgici inerenti”.
I francescani secolari abbiano rispetto per le altre creature, animate e inanimate, che ‘dell’Altissimo portano significazione’, e si sforzino di passare dalla tentazione di sfruttamento al francescano concetto di fratellanza universale (Regola Ofs, 18).
Noi siamo chiamati da Dio a salvaguardare l’ambiente e ad esserne custodi. Il concetto stesso di salvaguardia dell’ambiente passa attraverso l’analisi di uno sviluppo umano sostenibile, finalizzato a migliorare la qualità della vita in modo pieno.
«Dobbiamo custodire il creato. Prego per quanti stanno soffrendo danni e disagi a causa di calamità naturali, in diversi Paesi. La natura ci sfida ad essere solidali e attenti alla custodia del creato, anche per prevenire, per quanto possibile, le conseguenze più gravi» (Papa Francesco all’Angelus del 9 Febbraio 2014).
Il Signore ci dia Pace.
Vinicio Russo Consigliere regionale Delegato Gpsc . . –