Il Ritiro di Quaresima delle Fraternità Ofs della Diocesi di Conversano-Monopoli a Turi

RitiroQuaresimaDiocesiConversano_2015_4Betty Losavio 12.03.15  Si è svolto sempre domenica 22 febbraio, presso il pensionato Mamma Rosa di Turi, il Ritiro di Quaresima delle Fraternità della Diocesi di Conversano-Monopoli. Circa 70 fratelli e sorelle si sono ritrovate nel grande salone, accolte dalla fraternità di Conversano che per l’occasione ha organizzato, come accoglienza, un messaggio contenente una breve citazione della Bibbia, consegnato a ciascun fratello ed ha proiettato un video sul messaggio della Quaresima. Ciò che la Fraternità di Conversano avrebbe speso per preparare le prelibatezze per l’accoglienza dei fratelli e sorelle dell’OFS, è stato, invece, devoluto in generi alimentari da donare alla Caritas di Turi


Dopo le Lodi mattutine, le fratenrità hanno accolto fr. Gian Paolo Lorusso Ofm Conv, che ha illustrato il tema di questo ritiro di Quaresima: Fraternità, isola di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza. Dopo aver introdotto il significato della parola Misericordia e la sua radice, fr. Gian Paolo ha snocciolato la parabola del Padre misericordioso in tre parti, dando ai presenti una sapiente e ricca lettura della parabola, della misericordia infinita del Padre sia con il figlio minore che con il figlio maggiore. Una misericordia che è infinita e non può sottostare alle logiche umane e né può essere imbrigliata in queste, una misericordia che il Padre ci donerà sempre, sorprendendoci per come e quando questa verrà donata al peccatore.

Al termine fr. Gian Paolo ha poi fatto anche un raffronto con la misericordia nella spiritualità francescana. Nel pensiero di Francesco la misericordia implica una concezione globale. Imparando dal Signore («ricco di misericordia e di compassione – Gc 5,11) Francesco «si chinava, con meravigliosa tenerezza e compassione, verso chiunque fosse afflitto da qualche sofferenza fisica e quando notava in qualcuno indigenza o necessità, nella dolce pietà del cuore, la considerava come una sofferenza di Cristo stesso. Aveva innato il sentimento della clemenza… Sentiva sciogliersi il cuore alla presenza dei poveri e dei malati, e quando non poteva offrire l’aiuto offriva il suo affetto» (LegM 8,5:1142). Aveva una sensibilità premurosa e fattiva per le difficoltà altrui; la sua compassione, animata di fede e di carità, gli faceva cercare e trovare il modo per venire incontro ai fratelli, memore dell’avvertimento di Gesù: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7,12). La misericordia si concretizza nelle opere di misericordia spirituale e corporale: applicare in casi concreti la legge dell’amore; spesso si tratta anche di obbligo che scaturisce dalla virtù della giustizia. Le opere di misericordia in nessun caso sono solo facoltative, come se appartenessero al superfluo della giustizia e della carità. È per tale ragione che Francesco ebbe vivo il senso della misericordia. Da una parte egli avverte, la bontà di Dio che riveste il mondo di misericordia, dall’altra egli stesso si nutre di misericordia e usa misericordia: E sempre «pieno di bontà e di gentilezza» (Legp 1:1545; Spec.27:1712). Nella BfL (1-2:262) Francesco scrive di suo pugno: «Il Signore … abbia misericordia di te».

Al termine della catechesi fr. Gian Paolo ha celebrato l’Eucaristia all’interno del salone e dopo, le fraternità rimaste hanno consumato in letizia il pasto che con amorevole cura hanno preparato per l’occasione, condividendolo con tutti i presenti. Infine, i fratelli e le sorelle rimasti per la preghiera davanti al Crocifisso, riunitisi in cerchio, guidati sempre da fr. Gian Paolo, hanno pregato davanti al Crocifisso di San Damiano condividendo il pensiero di quanto scaturito dalla catechesi della mattina sulla misericordia del Padre. Un grazie a fr. Gian Paolo Lorusso che ha donato a tutti i fratelli e le sorelle dell’OFS della Diocesi di Conversano-Monopoli, un intenso e ricco ritiro di Quaresima che ogni fratello e sorella che ha partecipato porterà in cuor suo, con il grande dono della Misericordia del nostro Signore che ognuno ora dovrà poi donare agli altri che incontra sul proprio cammino.

Betty Losavio

Fraternità di Putignano

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