Papa Francesco annuncia un Giubileo straordinario: l’Anno Santo della Misericordia
Giacomo Sansonetti 16.03.15 Misericordia elemento centrale dell’esperienza umana e spirituale di Papa Francesco, oltre che architrave del suo messaggio di speranza per l’uomo di oggi. Il papa ha affermato: «Ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio». Lo scorso 13 marzo, 2° anniversario della sua elezione alla soglia di Pietro, Papa Francesco ha annunciato un Anno Santo, un Giubileo straordinario, dedicato alla Misericordia. Questo Giubileo della Misericordia avrà inizio con l’apertura della Porta Santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre 2015, a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, e si concluderà il 20 novembre 2016 con la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. All’inizio dell’anno il Santo Padre aveva detto: “Questo è il tempo della misericordia. È importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali. Avanti!”
Nel Giubileo le letture per le domeniche del tempo ordinario saranno prese dal Vangelo di Luca, chiamato “l’evangelista della misericordia”. Sono molto conosciute le parabole della misericordia presenti nel Vangelo di Luca: la pecora smarrita, la dramma perduta, il padre misericordioso.
L’annuncio ufficiale e solenne dell’Anno Santo avverrà con la lettura e pubblicazione presso la Porta Santa della Bolla nella Domenica della Divina Misericordia il prossimo 12 aprile, festa istituita da San Giovanni Paolo II che viene celebrata la domenica dopo Pasqua.
“Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: ‘Siate misericordiosi come il Padre’”.
Con il Giubileo della Misericordia Papa Francesco pone al centro dell’attenzione il Dio misericordioso che invita tutti a tornare da Lui. L’incontro con Lui ispira la virtù della misericordia. Per il santo padre la misericordia è un tema molto caro infatti nel testo dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium il termine misericordia appare ben 31 volte.
Misericordia, misericordia e ancora misericordia. Un tema su cui Bergoglio ha insistito fin dal primo giorno del suo pontificato. “La misericordia cambia il mondo”, diceva Francesco durante il suo primo Angelus. E ancora, in ordine sparso: “la misericordia è la giustizia di Dio”, “è una carezza sulle ferite dei nostri peccati”, “solo chi è stato accarezzato dalla tenerezza della misericordia, conosce veramente il Signore”. Per due anni il Papa ha preparato il terreno a questo Giubileo. Con parole, gesti e trovate originali come quella della “Misericordina”, il kit di “medicina spirituale”: “Non dimenticatevi di prenderla – esordì – perché fa bene, fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita”. Ora, dopo aver disseminato dosi di quella “medicina per l’anima”, Bergoglio è pronto per l’Anno Santo. Un anno destinato al raccolto dei semi piantati in questi mesi: la misericordia, la tenerezza, la vicinanza ai poveri, la riscoperta di una Chiesa più semplice e vicina a chi soffre.
“Non dimentichiamo che Dio perdona tutto e Dio perdona sempre, non ci stanchiamo di chiedere perdono, affrontiamo il nostro cammino penitenziale con cuore aperto, durante un anno, pronti a ricevere l’indulgenza di Dio, a ricevere la misericordia di Dio“. Con queste parole a braccio il Papa ha concluso l’omelia del rito penitenziale con il quale, a due anni dalla sua elezione, ha annunciato un Anno Santo Straordinario dedicato alla misericordia.
La tempistica non è casuale. Il Giubileo, infatti, inizierà appena un mese e mezzo dopo la fine del Sinodo sulla Famiglia (4-25 ottobre 2015). Papa Francesco spera che dalla conferenza episcopale esca una Chiesa più rispondente alle esigenze delle famiglie moderne, più comprensiva di fronte al dolore e al pentimento. In una parola, una Chiesa più misericordiosa. In ballo ci sono questioni storicamente delicate per il mondo cattolico, dai sacramenti ai risposati alla condanna dell’omosessualità.
Giacomo Sansonetti
Segreteria e Comunicazione Ofspuglia
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