Per l’Enciclica tutta francescana ‘Laudato si’ una presentazione ecumenica e di rilievo scientifico
Vinicio Russo 14.06.2015 Laudato si’. Sulla cura della casa comune, la Lettera Enciclica di papa Francesco, sarà finalmente nelle nostre mani il 18 Giugno. Verrà presentata in Vaticano dal cardinale Peter Turkson, da un rappresentante del patriarcato ortodosso di Costantinopoli, Giovanni Zizioulas, e da uno scienziato, John Schellenhuber, fondatore e direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research.
Presentazione ecumenica e ad alto livello scientifico: Turkson è il capo del dicastero papale per la Giustizia e la pace, Zizioulas è considerato uno dei più grandi teologi ortodossi viventi e vicinissimo al patriarca ecumenico Bartolomeo I, Schellenhuber è uno dei massimi climatologi del mondo ed è stato anche consulente dell’Unione europea. Il titolo di questa prima enciclica, scritta interamente di suo pugno da papa Francesco, dopo la ‘Lumen Fidei’, a quattro mani con Benedetto XVI, è ripreso dal Cantico delle creature di San Francesco.
Il creato e la sua custodia sono due concetti per la Chiesa e per questo Papa molto ampi. Come ha raccontato ai giornalisti pochi giorni dopo essere stato eletto, il Papa ha scelto di chiamarsi Francesco per la pace, per la custodia del creato e per combattere la povertà.
Il Papa ha anticipato qualcosa sulla enciclica lo scorso gennaio, sull’aereo durante il viaggio in Sri Lanka e Filippine, usando parole forti, come il ricordo di Hiroshima, e dicendo di essere rimasto deluso dalla conferenza sul clima svoltasi a Lima e di sperare che quella a Parigi, in agenda il prossimo autunno, mostrasse maggiore “coraggio”. Il Papa ha anche detto di aver consultato dei tecnici ed esperti, vista la delicatezza delle questioni, e di aver parlato anche con il patriarca ortodosso Bartolomeo I che da sempre è sensibile ai temi ambientali.
La custodia del creato per papa Francesco è vocazione e responsabilità, forza contraria alla disgregazione, allo scarto e alla disumanizzazione. La teologia sarà quella francescana, dell’ambiente considerato non come cosa, ma come forma di vita e insieme di creature. L’approccio non potrà che invitare alla concretezza, come è tipico di questo Papa.
Per noi francescani secolari una forte spinta a rendere il nostro stile di vita più consono a quello del Poverello di Assisi. Una copia dell’Enciclica, con l’Esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’ e il nostro Vademecum ‘Giustizia Pace Salvaguardia del Creato’ possono essere utili strumenti di riflessione e di approfondimento per le nostre fraternità.
Vinicio Russo
Consigliere regionale
Delegato Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato
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