Il viaggio alla Porziuncola di Papa Francesco nel VIII centenario del Perdono di Assisi
Vinicio Russo 09.8.16 Papa Francesco nella Porziuncola prega affinché ognuno di noi possa ottenere l’indulgenza e ‘conquistarsi il Paradiso’. Giovedì quattro agosto alle 15 e 45 arriva in elicottero da Roma e atterra nello stadio di S. M. degli Angeli, percorre in una Golf di colore blu il lungo viale Patrono d’Italia che lo conduce direttamente in piazza tra la folla di fedeli e nella Basilica. Un breve pellegrinaggio nell’ottavo centenario del ‘Perdono di Assisi’. E’ stato il primo perdono gratuito della Chiesa, un dono del Signore per tutti, un ‘sigillo di Misericordia’ per Papa Francesco.
Dando la notizia del Perdono, il 2 agosto 1216, San Francesco esclamò: “Io vi voglio mandare tutti in Paradiso”. La Porziuncola diveniva una porta del cielo. Aperta soprattutto per i semplici e i poveri. Casa dove la presenza di Dio si percepisce come una carezza e le pietre hanno il calore di un grembo materno. L’indulgenza fu per Francesco anche un regalo per la gente più umile e priva di mezzi, in un tempo in cui procurarsi questo beneficio spirituale imponeva costosi e lunghi pellegrinaggi. Francesco chiese al Papa una indulgenza “senza obolo”. A misura dunque dei poveri più poveri! Anche con la Porziuncola egli si faceva difensore e custode degli ultimi. Questa chiesetta a lui molto cara porta inscritto il suo ideale, oggi fortemente rilanciato da Papa Francesco: “Una Chiesa povera e per i poveri”. Ricevendo, in Porziuncola, l’indulgenza, si percepisce che essa, lungi dal chiuderci in un intimismo auto-referenziale, dilata il nostro cuore, ci spinge a rimboccarci le maniche per costruire un mondo più giusto, più fraterno e più accogliente. In missione per annunciare il Cristo con la nostra vita al servizio di coloro che oggi la società dell’indifferenza considera ‘gli scarti’ dell’umanità.
All’inizio si chiamava ‘Indulgenza di Santa Maria degli Angeli’, poi divenne ‘Il Perdono di Assisi’, grazia di misericordia annuale (1-2 agosto) che cambiò completamente non solo le vie dei pellegrini ma anche la stessa idea di pellegrinaggio, eliminando ‘la contabilità’ del peccato. L’indulgenza plenaria della Porziuncola che San Francesco ottenne da Papa Onorio III nel 1216, nasce ancora prima di quella classica del primo Anno Santo indetto da Bonifacio VIII nel 1300. Fino ad allora per ottenere l’indulgenza plenaria bisognava recarsi a Gerusalemme, con gravi rischi. Si stravolge tutto: niente denaro e niente armi, ma molta fede, tanta preghiera e soprattutto un cuore gravido di misericordia e di amore verso i fratelli.
Il Pellegrinaggio di Papa Francesco è il sigillo di una lunga storia, cominciata con l’annuncio di San Francesco ‘Voglio mandarvi tutti in Paradiso’ e che continua, oggi : ‘Quella del perdono è certamente la strada maestra da seguire per raggiungere quel posto in Paradiso’ (dalla catechesi del Papa, Vangelo di Matteo 18, 21-35).
Inaspettatamente il Papa invita vescovi e sacerdoti a recarsi in confessionale per dare la possibilità di confessare i propri peccati e ottenere l’indulgenza. Dopo aver confessato 19 fedeli, Papa Francesco si reca, senza telecamere, nell’infermeria dei frati intrattenendosi amorevolmente con tutti coloro che sono nella sofferenza e nel dolore. Il pellegrinaggio si conclude con l’abbraccio ai disabili dell’Istituto Serafico e il saluto affettuoso con l’Imam di Perugia.
La presenza di tanti di noi, in rappresentanza di tutti i francescani secolari di Puglia, è il segno che desideriamo ardentemente continuare a camminare sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi, amando intensamente questo Papa.
Vinicio Russo
Consigliere regionale
Coordinatore settore EPM
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