L’Incontro di Avvento delle Fraternità della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva
Lillino Calia 27.12.16 Il giorno 4 dicembre scorso si è svolto a Gravina in Puglia, presso il convento di san Francesco, l’Incontro diocesano di Avvento. Quest’anno, come indicato anche dal Consiglio Regionale, esso ha avuto una connotazione diocesana, riunendo un centinaio di terziari delle fraternità di Gravina, Santeramo in Colle e le due fraternità di Altamura. L’animazione è stata affidata a fr. Antonio Cofano Ofm, Assistente regionale, nonché Assistente della fraternità Santa Margherita da Cortona di Altamura. Ci si è riuniti con una scelta di sobrietà e si è voluto ovviare al momento di accoglienza cominciando con le Lodi a cui ha partecipato il Vescovo della Diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, S. E. Mons. Giovanni Ricchiuti. Egli, dopo aver apprezzato e incoraggiato la nutrita presenza francescana nella sua diocesi, non ha tralasciato di donarci una sua catechesi in riferimento alla Lettera ai Romani 13, spronandoci ad essere desti, gettando le opere delle tenebre, e a credere fermamente che la salvezza sia vicina. Al Vescovo abbiamo fatto dono di un Presepio realizzato da un nostro artigiano. Ha continuato padre Antonio che, partendo dal motto “Misericordia, dal cuore alle mani”, a conclusione dell’anno dedicato alla misericordia, ha detto: “Ora è tempo di passare concretamente alle opere” e si è concentrato su due articoli della nostra Regola, fondamentali per la spiritualità francescana. Richiamando l’articolo 5, ha sottolineato il luogo specifico per ricercare Cristo, nella presenza dei fratelli in fraternità, nella Sacra Scrittura e in tutta la liturgia. Per l’articolo 14 ci ha invitati a metterci concretamente accanto agli “uomini di buona volontà” da cittadini, a collaborare concretamente alla costruzione di un mondo migliore, più evangelico, con la tensione ad essere “Uomo perfetto” come lo è Cristo. Ha preso poi in esame le figure di Maria e Giuseppe del Presepio: essere madri in fraternità con la dolcezza di Maria ed avere la presenza attenta e responsabile di chi custodisce Cristo come Giuseppe. San Francesco, nel nostro specifico, esortava sempre ad essere fratelli, sorelle, madri e padri. A questo momento è seguita un’ora di adorazione silenziosa della Santa Eucarestia. Il pranzo è stato preparato distintamente e poi condiviso in un clima di vera comunione. Dopo un breve momento di risonanza, a cui ha fatto seguito il dono di padre Antonio a tutte le fraternità di un altro Presepio, si è conclusa la giornata con una sentita celebrazione Eucaristica, presieduta da padre Antonio. Ritornando a casa, non abbiamo eluso il nostro impegno di cittadini, recandoci a votare.
Lillino Calia
Fraternità di Altamura
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