TRIDUO E FESTA DI SAN FRANCESCO CELEBRATO NELLA FRATERNITA’ “SAN FRANCESCO” DI MANDURIA

Giacomo Sansonetti 11.10.2021  La Fraternità Ofs “San Francesco” di Manduria si è preparata a celebrare con un solenne triduo la festa del Serafico Padre San Francesco. Nei tre giorni i i frati della comunità residente a Manduria, a turno, hanno offerto la propria riflessione culminata domenica 3 ottobre scorso con la toccante e profonda commemorazione del beato Transito di san Francesco.

Il giorno della solennità del Poverello d’Assisi, il 4 ottobre, il Sindaco di Manduria dott. Gregorio Pecoraro insieme alle autorità Civili e Militari, alla Comunità dei Frati Minori del Convento di San Francesco, all’Ordine Francescano Secolare e all’intera cittadinanza ha ridato vita ad una tradizione ormai sospesa da tempo.

“Sono passati 82 anni da quel 4 ottobre 1939 – legge il Vice Ministro Ofs locale Tonino Sirsi – in cui Pio XII ha proclamato San Francesco Patrono d’Italia, dando inizio alla feconda tradizione dell’accensione della lampada votiva a San Francesco d’Assisi.

La lampada che arde presso la tomba del Poverello, grazie al dono dell’olio, è come una preghiera continua, per tutti; con la luce ardente che da lei emana si chiede al Signore, per l’intercessione di San Francesco, di proteggere noi, tutto il popolo, la nostra cara Italia, la nostra città e il mondo intero. Anche noi cittadini di Manduria, come in tanti altri luoghi d’Italia, a similitudine di quello che avviene in Assisi, ha luogo questa cerimonia singolare e toccante, in devozione, onore, e memoria del Poverello di Assisi.”

«La lampada – annuncia il Ministro Ofs locale Giacomo Sansonetti – che tra poco sarà accesa in onore di San Francesco, Patrono d’Italia, sia segno della nostra umile ma fiduciosa preghiera, perché questa nostra amatissima Patria possa camminare, con San Francesco, sulla via di Cristo, vera Sapienza e autentica pace».

«A nome della città di Manduria – legge ai piedi del Santo di Assisi il Sindaco Pecoraro – a Tè Santo Francesco, che sei il Patrono d’Italia, accendo questa lampada perché arda perennemente innanzi al Tuo altare, come simbolo di amore sincero della nostra comunità. Essa ci ricorderà costantemente la luce dei tuoi santi insegnamenti. Ci parlerà sempre di Tè, Araldo di Cristo, ispiratore dei sentimenti e delle opere migliori della nostra gente, animatore delle vicende più nobili della nostra storia. Fa che ognuno di noi voglia e sappia seguirti più da vicino nell’ascesa verso i più alti ideali di perfezione umana, sociale e religiosa. Amen”

Questa luce illumini gli uomini di buona volontà per condurli all’incontro con il Signore della vita con la speranza di essere tutti strumento di pace e di bene nella vita di ogni giorno.

Giacomo Sansonetti

Ministra della Fraternità di Manduria/San Francesco

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