Il 24 giugno S.E. Mons. Giovanni Intini incontra le fraternità della diocesi di Brindisi-Ostuni
Francesca Grappolo 28.06.2023 Sabato 24 giugno, le fraternità OFS della Diocesi di Brindisi-Ostuni si sono ritrovate presso il Circolo della Lega Navale di Brindisi per un incontro con il Vescovo Giovanni sul tema La Fraternità segno e servizio nella chiesa locale. Fraterna e gioviale è stata l’accoglienza del presidente della Lega Navale, Salvatore Zarcone, come gradita è stata la presenza di Livia Antonucci, neo assessore al Bilancio del Comune di Brindisi, che ha portato ai presenti il saluto del Sindaco del capoluogo messapico, Giuseppe Marchionna, e dell’on. Mauro D’Attis, membro della Camera dei Deputati della Repubblica. La presenza e la vicinanza della realtà politica ricorda, soprattutto a noi terziari francescani secolari, che la politica è “un’arte nobile e difficile” (GS) e, come ha affermato il papa san Paolo VI “la politica è un impegno esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri”; come segno di fiducia e di augurio, la sorella Carmela Rizziello (referente del consiglio regionale Ofs per la diocesi di Brindisi-Ostuni) ha donato alla Dott.ssa Antonucci un’opera dell’artista Carmelo Conte raffigurante una stella marina nota per la sua capacità di rigenerazione. Erano presenti all’incontro la sorella Loredana Marti e il fratello Giacomo Sansonetti del Consiglio Regionale Ofs di Puglia, l’assistente regionale fra Angelo De Padova e fra Michele Carriero che ha presentato al Vescovo Giovanni il tema dell’incontro: “La fraternità segno e servizio nella Chiesa locale”. La ministra regionale, Mariella Minervini, ha fatto sentire la sua costante e materna vicinanza inviando un messaggio di saluto. Dopo un breve momento di preghiera, il Vescovo Giovanni ha proposto ai fratelli e sorelle presenti il discorso ecclesiastico (o della comunità cristiana) che si trova nel XVIII capitolo del Vangelo di Matteo. È il quarto grande discorso di Gesù ai suoi discepoli che ci esorta ancora oggi a diventare piccoli, semplici e umili come i bambini che necessitano della relazione e dipendenza costante con i genitori, la stessa relazione e dipendenza che noi cristiani dovremmo avere con Dio Padre, e ci mette in guardia sul dare scandalo a questi piccoli. Il Vescovo Giovanni ha sottolineato come lo scandalo, che si dovrebbe evitare ma che è presente nella comunità cristiana, deve diventare un momento di discernimento e di verifica e non deve isolare chi lo ha commesso e si è allontanato dalla comunità che ha, anzi, il dovere di andare a cercarlo e riportarlo “nell’ovile” proprio come fa il pastore che, messe al sicuro le novantanove pecore, va a cercare l’unica pecorella smarrita. Lo scandalo non deve essere gestito con le critiche ma con la correzione fraterna, che non è un tribunale ma un atto di fraternità e grande carità. Il serafico padre Francesco ben comprende questa caratteristica della correzione fraterna e nella “Lettera a un ministro” egli scrive: “che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chiedesse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere perdonato. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli” mentre, come Pietro, ancora oggi ci limitiamo a chiedere al Signore quante volte dobbiamo perdonare; Gesù risponde con la parabola del servo spietato per ricordarci ancora che per essere “fratelli tutti” dobbiamo essere misericordiosi come il Padre! Il perdono è ciò che differenzia le nostre comunità cristiane e fraternità dalle altre aggregazioni sociali, il “per – dono” inteso come gesto di accoglienza dell’altro. Continuando nella riflessione sul discorso di Gesù, il Vescovo Giovanni si è soffermato sull’importanza della preghiera in comune “perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18, 19). Il Vescovo Giovanni, come padre e fratello, ha esortato i presenti a vivere la radicalità del Vangelo come differenza di stile nella società in cui viviamo, la stessa radicalità che ha animato il cuore di Francesco d’Assisi. Dopo aver salutato il Vescovo e aver rinnovato gli auguri per il suo onomastico, le fraternità hanno goduto di un giro in barca per il porto di Brindisi con la magistrale guida della sorella Rosanna Savoia che ha condiviso la storia, tra realtà e leggenda, del capoluogo adriatico. Sul mare abbiamo recitato la “Preghiera in riva al mare” del Venerabile don Tonino Bello e pregato per tutti i fratelli e le sorelle che nel mare hanno perso la vita. Un’agape fraterna ha concluso una splendida giornata ricca di condivisione tra fraternità che hanno raggiunto Brindisi anche dal Salento e che ha visto partecipi fratelli e sorelle visitati dalla malattia che hanno trovato conforto e gioia nello stare insieme.
Francesca Grappolo
Fraternità di Brindisi/Ave Maris Stella
.
Mons. Giovanni Intini – La Fraternità segno e servizio nella chiesa locale