A San Marco in Lamis ricordato don Angelo Lombardi Ofs, a cento anni dalla nascita
Gabriele Tardio La Fraternità e la Chiesa sammarchese hanno ricordato, sabato 9 ottobre con un incontro di testimonianze, e domenica 10 con una solenne Celebrazione, una figura sacerdotale d’eccezione, quella di don Angelo Lombardi Ofs, a 100 anni dalla sua nascita. Il giovane seminarista Angelo Lombardi entra a far parte della Fraternità dei Francescani Secolari nel 1926, vivendo una intensa vita francescana sotto la guida del grande vescovo Mons. Farina, prima come seminarista poi come sacerdote-educatore presso il seminario di Troia. A stretto contatto con Mons. Farina diventa uomo di preghiera, penitenza, servizio, apostolato. Giunto nella parrocchia di Sant’Antonio Abate, per oltre quarant’anni è Assistente spirituale della Fraternità ivi presente, intitolata a “Santa Elisabetta”, oggi confluita nella nuova ed unica Fraternità Ofs sammarchese “Sorella Semplicità”.
Dallo studio di registri decennali di quella Fraternità si evince l’attaccamento alla propria vocazione, condivisa e testimoniata con i confratelli secolari. Don Angelo li incoraggia a partecipare agli incontri zonali e provinciali, a ritiri e a tante altre occasioni fraterne, di modo che vivessero a pieno la vocazione, si confrontassero con altre realtà e portassero le esperienze vissute nella vita parrocchiale e cittadina. Il numero dei Francescani Secolari si mantiene elevato. In Fraternità regna un clima sereno e fervido, grazie anche al modo con cui riesce a gestire la convivenza, che a volte si fa tesa. Col suo incoraggiamento si dà vita a molte iniziative di preghiera e carità, riuscendo a rispondere alle esigenze dei tempi. Cerca in ogni modo l’incontro con gli altri componenti della Famiglia francescana, soprattutto con i frati, tra i quali si sente naturalmente a suo agio. Il colletto bianco non disdice accanto al saio: i sorrisi sono della stessa pasta. Coinvolge spesso nelle attività parrocchiali sia i Minori che i Cappuccini, sempre ben accolti.
Don Angelo Lombardi ha vissuto la sua condizione di prete con letizia e semplicità, annunziando la pace e attuando il bene. Egli considerava se stesso, come Francesco, “servo inutile nelle mani del Signore”. Sotto la talare diocesana batteva un cuore serafico, sul volto sorrisi disarmanti, e gli occhi lasciavano trasparire tutta la spensierata gioia per le cose semplici.
Gabriele Tardio Fraternità San Marco in Lamis