A Rodi Garganico l’ultimo saluto della famiglia e della Fraternità alla ‘grande’ Ministra De Nunzio
Luigi Ianzano 13.11.11 Una impressionante essenzialità, quella dell’Ultimo Saluto alla grande Ministra Emanuela De Nunzio, che abbiamo celebrato ieri proprio a Rodi, sua culla francescana: qui crebbe e professò la Regola Ofs il 3 marzo 1949, nella Fraternità “San Cristoforo”, di cui nel 1959 fu Segretaria. Trasferitasi a Roma, nel 1974 ha iniziato il servizio nella Fraternità nazionale di obbedienza conventuale, divenendo Segretaria, poi Vice Ministra e poi, per ben nove anni, Ministra nazionale. Ha collaborato con la Presidenza Ciofs e coordinato la Commissione per la redazione delle Costituzioni Generali Ofs, approvate nel 1990. In quello stesso anno nel Capitolo di Fatima è stata eletta Ministra generale, servizio che ha mantenuto fino al 2002, quando è stata nominata dal Santo Padre Consultore del Pontificio Consiglio per i Laici, incarico impegnativo che era stato ricoperto anche da Manuela Mattioli ed Emerenziana Rossato. Ha continuato la collaborazione col Ciofs, sia come membro della Commissione giuridica che come responsabile del Bollettino Internazionale. Nella sua lettera di promulgazione delle Costituzioni, la De Nunzio ha tracciato quell’itinerario di vita dei francescani secolari che in prima persona ha vissuto autenticamente fino al termine della vita terrena, fino cioè alle 18:55 di ieri l’altro, 10 novembre 2011, quando in Roma, a 82 anni, ha reso a Dio la sua anima esemplare, assistita da Encarnación Del Pozo, attuale Ministra generale.
E’ stato il nostro Assistente regionale fr. Antonio Belpiede a presiedere la liturgia, per lui «un onore preparato in cielo». Presenti, fra gli altri, la Ministra generale Encarnación Del Pozo, il Consigliere nazionale Vincenzo Picciano, la Ministra regionale di Puglia Maria Ranieri, l’ultima Ministra nazionale della Fraternità di obbedienza cappuccina Rosa Galimberti, i Ministri e altri fratelli delle Fraternità di Rodi, Vico, Ischitella e San Marco in Lamis.
Attorniata dai familiari, dai fratelli e dalle sorelle secolari, poco distante il labaro della Fraternità di Rodi, Emanuela De Nunzio si ridona così alla terra garganica che le aveva donato la vita e la tempra, poste ben in risalto da fr. Belpiede, il quale ha invitato tutti a meditare sapientemente sulla grandezza di una donna di tal fatta che, attraverso un’esemplare operosità nella Famiglia francescana, ha contribuito a rendere più evangelico il volto della Chiesa del suo tempo. Una verità ripresa poi da Encarnación Del Pozo, che ha voluto sottolineare l’attenzione alla ‘responsabilità’ che la De Nunzio sentiva e alla quale teneva fede, forte di una personalità lucida e determinata.
Restino stampate nel cuore di ogni professo le parole da lei incise nella lettera di promulgazione delle Costituzioni: “La nostra Professione rappresenta per ciascuno di noi il punto di riferimento dell’esperienza quotidiana, a partire da una specifica vocazione e da una precisa identità. Su questa base bisogna rielaborare la nostra esistenza e trovare un progetto di vita (la radicalità evangelica francescana) e un luogo di comunione ecclesiale (la Fraternità) nelle quali sia possibile leggere il perchè e il come vivere, amare e soffrire”.
Grazie, sorella Emanuela, per l’offerta del volto nuovo dell’Ofs, per l’offerta di tutta la tua vita, per un instancabile operato che ci impegneremo a studiare e approfondire, cogliendone le particolarità e le ulteriori potenzialità, riscoprendovi i segni dello Spirito, e lodarlo – sì – lodarlo per una così pregevole azione compiuta attraverso di te.
Da un rappresentante di quella nuova generazione di Pazzi che già gode dei frutti delle tue semine, ora più orgoglioso di essere pugliese e garganico, un grande CIAO!
Luigi Ianzano Ministro Fraternità San Marco in Lamis