Brindisi. Indignazione e rabbia per l’attentato agli studenti. Le riflessioni del Ministro Ofs

Carmine Calò 09.06.12  Il fragore di un attimo ha portato via con sé una giovane vita e, cosa da pochi percepita, dilaniato la vita di altre ragazze ferite profondamente nel corpo e nello spirito: vite segnate, calvari insolubili. Costernazione, dolore, rabbia, indignazione si sono levati in unica voce ma anche velenosa e silenziosa come un aspide l’ipocrisia ha iniziato la sua esecrabile danza: condanne, autorità nel doppio petto della sacralità delle istituzioni, babele di voci altisonanti a difesa… etc., tutti con la benda sugli occhi per non vedere ciò che il cuore già conosce: l’esercizio del sopruso, l’avidità che acceca, un territorio in ostaggio.

Un video già visto, un rumore già udito, … mai seguito dal silenzio di una profonda meditazione, dauna lucida ed accorata disamina dei propri comportamenti morali ed etici: si uccide anche senza un’apparente coinvolgimento nel delitto!

Occorre fare penitenza! Occorre assumere nuovi stili di vita! Non basta scandalizzarsi, strapparsi i capelli! Non basta inveire contro le istituzioni! Tutti, in questa società, alziamo la voce per i nostri diritti… ma i nostri doveri  morali, etici e civili quando li vogliamo attuare? E noi cristiani (ma noi esercitiamo la solidarietà, una solidarietà che alcune volte l’olezzo dell’interesse!!!)? Ancora forte è il retaggio del passato di chiedere “il favore” al potente di turno (senza sospettare che la nostra richiesta potrà ledere il diritto/il bisogno di qualcun altro: è prevaricazione), l’accondiscendenza che ci torna utile, il coraggio dell’omertà (privacy…).

Allora bando all’ipocrisia ed educhiamoci, convertiamoci… Gesù Cristo ha detto «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» … Sì a Dio, all’Adonai che abbiamo smarrito.

Concludo con le parole del nostro padre San Francesco testimoniate da fra Egidio: «So fratelli carissimi, che il Signore ci ha chiamati non soltanto per la salvezza nostra. Voglio perciò che ci disperdiamo tra la gente e portiamo soccorso al mondo inpericolo mediante la parola di Dio e esempi di virtù» (FF 2689).

Come sussurro di brezza si alzi la nostra voce di figli di Dio e fratelli di Francesco in seno a questa società civile autoreferenziale e smarrita senza perderne l’identità ed il carisma nei mille rivoli delle suggestioni terrene.

Carmine Calò
Ministro Fraternità Ofs Ave Maris Stella/Brindisi

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