“Convivialità delle differenze”, un’opera di misericordia ispirata a don Tonino Bello

CASA FREEDOM - BENEDIZIONE DEL VESCOVO (116)Angela De Girolamo 24.3.16  L’utopia di un “luogo” segno dell’accoglienza, ma anche un simbolo di speranza e opportunità di riscatto. La periferia come luogo fisico che diventa e mette al centro della sua attenzione l’uomo più povero, quello che è privo della libertà, che ha sbagliato e di cui hanno tutti paura. “Luogo di riconciliazione”, con le proprie fratture relazionali, di ricongiungimento degli affetti importanti, quelli familiari.  Quello con la moglie e con i figli, legami sospesi e avviliti, resi fragili e difficili da un sistema di detenzione che abbruttisce invece di rieducare, sospende e nega l’affettività, impoverendo l’uomo della sua parte migliore che è anche opportunità di bene e cambiamento.

 ‘Casa Freedom’, un alloggio per i detenuti in permesso premio, ed il Centro sostegno alla genitorialità “don Tonino Bello”, sono le “due colonne” del progetto Convivialità delle Differenze. La casa, rimessa a nuovo e arredata con cura grazie al contributo e all’impegno di volontari, e parrocchiani, in questi mesi si è trasformata in qualcosa di più. Una gara di solidarietà per offrire la possibilità di ricostruire un modo di stare insieme nella quotidianità, ma anche un luogo di sostegno alla genitorialità’, per offrire ascolto e supporto ai detenuti e alle loro famiglie. Una vera opportunità non solo a chi sta vivendo la frattura delle relazioni a causa di una carcerazione, ma alla comunità intera di vivere ed impegnarsi in un cammino di vicinanza e di responsabilità verso queste famiglie e fratelli. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, lo scorso 19 Marzo nel giorno di San Giuseppe nella diocesi di Bari-Bitonto, l’Arcivescovo Sua Ecc. Mons. Francesco Cacucci, inaugura e benedice, questa opera importante, ispirata e titolata a mons. Bello perché “opera- segno” per la valenza culturale di alto valore morale e civico ma soprattutto di annuncio e di incarnazione del Vangelo della Misericordia per l’intera comunità del territorio a sostegno della povertà e dei carcerati considerati i poveri più poveri. (Mt 25,36): “Ero carcerato e siete venuti a visitarmi” o (Eb 13.3): “Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere”.

Un sogno che arriva da lontano, che si è fatto realtà, grazie al lavoro di rete che ha coinvolto il Servizio di Pastorale Carceraria dei Frati Minori di Puglia e Molise, la Caritas Diocesana, la Cooperativa Maieutica, l’Associazione Famiglia per tutti Onlus e la comunità parrocchiale del ‘Salvatore’ e di ‘San Giorgio Martire’ di Loseto, con il patrocinio del Garante dei detenuti e dei minori, dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari e della Città metropolitana.

Tutti insieme, ciascuno con il proprio  specifico e  secondo possibilità, hanno contribuito a realizzare questa esperienza di assunzione di impegno solidale dal grande valore ideale in senso civico e culturale, e vissuto insieme al Pastore Don Tonino Bello, l’esperienza di fraternità e di Chiesa quale “Madre accogliente”, grazie alla Caritas e alle comunità  delle Parrocchie di Loseto, che hanno voluto, nella grande canonica di questo quartiere, una casa che favorisca il ricongiungimento familiare e sostenga i legami delle famiglie dei detenuti, che nell’impossibilità di disporre di un’abitazione – perché stranieri o lontani da casa – potranno qui incontrare le proprie famiglie e trascorrervi del tempo con i volontari.

Un cammino che muove i primi passi da un intuizione del Servizio di Pastorale Carceraria dei Frati Minori di Puglia e Molise, insieme all’Associazione Famiglia per tutti Onlus di Bari, e la Coop. Soc. Maieutica alla fine del percorso di riflessione, condiviso con l’Ufficio del Garanti Regionali, e la Città Metropolitana ed il Comune di Bari delle 3 tavole rotonde realizzate sulla  “Tutela della Genitorialità in carcere.

Per fr. Mimmo Scardigno Ofm, referente del Servizio di Pastorale Carceraria dei Frati minori di Puglia e Molise, molfettese,  un sogno che  ha dedicato al “suo caro e compianto” Vescovo di Molfetta ; per la nostra comunità – spiega il parroco delle parrocchie di Loseto,  Don Lino Modesto – si è trattato del punto di arrivo di un percorso partito da lontano, di una riflessione sviluppata da anni, su come poter dare un segno di attenzione concreto nei confronti dell’uomo più povero-,
Per l’Associazione Famiglia per tutti Onlus di Bari, i cui soci fondatori, 31 professi francescani secolari, ispirati dalla loro regola, rendere un servizio ai fratelli più piccoli mettendo in comune il loro bene più grande: la fraternità di famiglie.

Angela De Girolamo

Fraternità di Bari/Perfetta Letizia Semplicità Francescana

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