Dichiarata “venerabile” madre Maria Crocifissa del Divino Amore, figlia spirituale di Padre Pio

IMG-20170707-WA0021Stefano Campanella 09.7.17  C’è anche una figlia spirituale di Padre Pio tra i venerabili proclamati oggi dalla Congregazione delle Cause dei Santi, con l’approvazione di Papa Francesco. Si tratta di madre Maria Crocifissa del Divino Amore (al secolo Maria Gargani), fondatrice della Congregazione delle Suore Apostole del Sacro Cuore, alla quale il santo Cappuccino indirizzò almeno 67 lettere, pubblicate nel terzo volume del suo Epistolario. La Gargani, tra l’altro, ha sempre considerato il Frate di Pietrelcina il co-fondatore dell’Istituto.

Ora manca solo il riconoscimento di un miracolo, attribuito alla sua intercessione, per poter elevare madre Maria Crocifissa all’onore degli altari con il titolo di beata.

Maria nacque la sera del 23 dicembre 1982 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis), in provincia di Avellino, ultima di otto figli dell’insegnante Rocco e di Angiolina De Paula.

L’ultimogenita dei Gargani respira da subito, in famiglia, un clima di grande fede. Ogni giorno Rocco trova il tempo per riunire tutti i figli intorno a sé e insegnare loro il catechismo e le preghiere del mattino e della sera. Maria, dal canto suo, si mostra molto interessata alle cose divine. Giunta all’età per fare la prima Comunione, poiché in famiglia non si decidono a fargliela fare, la piccola Gargani approfitta dell’arrivo in paese di un gruppo di missionari per confessarsi e poi va a ricevere l’Eucaristia insieme alle sue coetanee. Rientrata a casa racconta tutto ai genitori che, stupiti e commossi, l’abbracciano, perdonandole di essere stati esclusi da un evento così importante della sua vita.

Il suo sembra un percorso già segnato. Il padre maestro elementare. Maestre elementari anche le sorelle maggiori. Anche lei consegue l’abilitazione magistrale e, subito dopo, vince il concorso per insegnare a San Marco la Catola, in provincia di Foggia, dove vive già la sorella Antonietta. Qui conosce padre Benedetto e padre Agostino da San Marco in Lamis, i due direttori spirituali di Padre Pio. Sotto la loro guida affiorano in Maria i primi segnali interiori di una chiamata divina alla vita religiosa. Nel paesino dell’alta Puglia la giovane maestra intraprende anche un’intensa attività di apostolato che, pur non configgendo con il suo lavoro didattico, le crea non pochi contrasti con le colleghe e con l’autorità scolastica. Ma nel 1915 padre Agostino viene chiamato in guerra come cappellano militare e, prima di partire, vuole affidare quella ragazza a Padre Pio. Le consiglia di scrivergli. Lei, invece, tenta di incontrarlo di persona, senza riuscirci. Così, all’inizio di agosto del 1916, Maria pensa di stabilire un primo contatto col Frate di Pietrelcina inviandogli una lettera. In realtà lei era nei pensieri del Padre già da tempo. Padre Agostino, infatti, le aveva chiesto il permesso di consultare un confratello, senza farne il nome, per meglio valutare i problemi del suo spirito. E la discepola aveva acconsentito. Solo più tardi scoprirà che quel confratello è Padre Pio. Ma la sorpresa più grande arriva dalla prima risposta del Santo alla signorina Gargani: il 26 agosto 1916, infatti, Padre Pio le scrive: «Ricevo la vostra lettera e sono superlativamente lieto e riconoscente di aver conosciuto i vostri preziosi caratteri, siccome un giorno Gesù mi fece conoscere la vostra anima».

È l’inizio di un’intensa corrispondenza, che dura fino al 1923, quando il Sant’Uffizio ordina al Cappuccino stigmatizzato di troncare ogni rapporto con direttori e figli spirituali. L’incontro personale, invece, avviene quasi due anni dopo le prime lettere, a metà di aprile del 1918, quando Padre Pio si reca a San Marco la Catola per parlare con padre Benedetto. Così la giovane donna ricorda l’episodio sulle pagine del suo diario: «Vedendomi spuntare sulla porta della sacrestia, mi chiamò per nome e mi fece entrare in una stanzetta attigua, dove ci trattenemmo a parlare come due persone che si fossero conosciute da tempi remoti. Che soavità, che dolcezza nelle parole del Padre e che belle assicurazioni mi dava sulla mia anima!… M’incoraggiava ad essere sempre più del Signore e fare in modo da glorificarlo nella mia vita! Io mi sentii veramente felice e svanirono dalla mia mente e dallo spirito tutte le ombre e tutte le pene».

Padre Pio rimane a San Marco la Catola quasi un mese e Maria ne approfitta per attingere a questa sorgente di spiritualità con cadenza quasi quotidiana. «Confesso – annota ancora l’insegnante – che nei colloqui col Padre ebbi a sorbire tanta infusione dello Spirito Santo, che mi faceva godere uno dei tocchi del Tabor, per cui l’anima desiderava, come gli apostoli, rimanere sempre lì, in quelle divine elevazioni dello spirito. M’insegnò, in quel tempo, come si fa per ascoltare la voce di Dio, quali sono i movimenti interni che ci fanno distinguere l’azione di Dio e quella del nemico».

Nel frattempo la vocazione religiosa della signorina Gargani continuava a maturare, anche dopo il suo trasferimento alla scuola elementare di Volturara Appula, sempre in provincia di Foggia, dove la maestra dove continua il suo apostolato nell’Azione Cattolica e nel Terz’Ordine francescano. Qui, mentre è in preghiera, avverte l’ispirazione di fondare un nuovo istituto: le Apostole del Sacro Cuore. Quando lo rivela al Cappuccino stigmatizzato, che continua a dirigerla spiritualmente, riceve una risposta illuminante: «Ecco, finalmente, qui dovevamo arrivare! Questa è la volontà di Dio e fa’ presto ad andare dal vescovo. È bello! È bello!».

L’Opera, infatti, si sviluppa in breve tempo. Nasce come “Pia Unione” nel 1936. Nel 1945 trasferisce la sua sede centrale a Napoli e si estende in Campania, Puglia, Lazio, Toscana e Sicilia. Il 20 giugno 1956 l’arcivescovo di Napoli, card. Marcello Mimmi, firma il decreto che trasforma la “Pia Unione” in un vero e proprio istituto di suore di diritto diocesano e, un mese dopo, il 22 luglio, l’ormai ex insegnante elementare può emettere la sua professione perpetua, assumendo il nome religioso di Maria Crocifissa del Divino Amore.

Il 12 marzo 1963 giunge l’atteso decreto che rende l’Istituto delle Suore Apostole del Sacro Cuore di diritto pontificio.

In tutto questo percorso «non è stata mai assente la persona e l’anima di Padre Pio», rivela la Fondatrice in un suo manoscritto.

Il 23 maggio 1973, all’età di 81 anni, madre Maria Crocifissa del Divino Amore termina il suo cammino terreno, lasciando alle sue consorelle il compito di realizzare il suo grande desiderio: far varcare i confini nazionali all’Istituto, dal 1980 ad oggi molto attivo nel continente africano.

Nel 1985 la superiora generale, madre Laura De Biase, avvia la pratica per la Causa di beatificazione e canonizzazione di Maria Gargani, le cui spoglie mortali, dal 17 maggio 1992, riposano nella cappella della casa madre delle Suore Apostole del Sacro Cuore, a Napoli, a poche decine di metri dalla basilica della Madonna del Buon Consiglio a Capodimonte.

Sono così due i figli spirituali di Padre Pio di cui è stata riconosciuta l’eroicità delle virtù (prima di madre Maria Crocifissa del Divino Amore, il 3 aprile 2009, è stato proclamato venerabile Giacomo Gaglione), ma ci sono diverse decine di altri di cui è ancora in corso la Causa di beatificazione e canonizzazione, nella fase diocesana o in quella vaticana.

Stefano Campanella

Direttore responsabile Tele Radio Padre Pio e Padre Pio Tv

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