Ordine Francescano Secolare di Puglia

Gian Luca Polo 07.06.12  L’Ofs di Puglia ha vissuto, lo scorso 25 aprile, il suo secondo Capitolo delle Famiglie. Nell’accogliente sala dell’Hotel Porto Giardino di Monopoli, in 300 tra adulti e bambini, accomunati dalla sequela di Cristo sulle orme di Francesco, siamo convenuti per interrogarci e trovare risposte sullo stile che le nostre famiglie devono assumere per essere sempre di più un Vangelo vivente.

Il tema della giornata, Educare la famiglia al Vangelo sulle orme di Francesco, è stato affrontato con competenza e spessore da fr. Giuseppe De Stefano OfmConv, per molti anni responsabile della Pastorale giovanile e vocazionale al Sacro Convento di Assisi, stabilitosi ora in Puglia, dove ha fondato la Comunità Frontiera e la Casa Famiglia Città dei Ragazzi con sede in Mola di Bari.

Cos’è la famiglia? Un Vangelo vivente, la bella notizia che Dio ama il mondo. Io, marito, guardando te, mia moglie, negli occhi vedo, sento, respiro questo Vangelo e voglio diventare per te segno della presenza di Dio. Tu, mia moglie, guardandomi negli occhi intravedi, nelle mie paure, nei miei dubbi, nei miei traumi, il volto di Cristo sofferente e divieni, per me, segno della presenza di Dio. Così l’amore coniugale diviene fuga dai dubbi sull’amore di Dio. I figli, a loro volta, come tralci dalla vite, prendono linfa da una Relazione matrimoniale / Vangelo e affrontano la loro vita avendo come esempio vivente l’amore dei genitori.

Il carisma del Matrimonio è dunque la relazione: una relazione che si fonda sull’amore divino e quindi è dono totale e gratuito. Tra l’eterno Amante (il Padre) e l’eterno Amato (il Figlio) circola l’eterna Amorevolezza (lo Spirito) che dà la forza per affrontare e vincere la sofferenza (croce e resurrezione).

La gioia piena e vera viene donata agli sposi, che si fidano di Dio e a Lui si affidano. Questi sposi, queste famiglie, affrontano e superano le intemperie della vita perché fondano la loro relazione sulla Roccia e non sulle gioie effimere e passeggere. Anche il nostro linguaggio deve cambiare, passando dal “secondo me” al “secondo Cristo”, ed evitare di cadere nella trappola dell’opinione dominante. È necessaria un’adesione piena e convinta a Cristo, che si manifesta a noi nella Parola, nell’Eucarestia e nei fratelli.

Questo l’esempio che ci viene da Francesco d’Assisi. Egli, il mite poverello di Assisi, conforma i suoi pensieri, le parole e le azioni a quelli dello Sposo e diviene un tutt’uno con Lui (Alter Christus). L’invito pressante è di diventare quindi sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù Cristo: sposi, unendo la nostra anima fedele al Signore in virtù dello Spirito Santo; fratelli, facendo la volontà del Padre; madri, custodendo nel nostro cuore Cristo e meditando la sua Parola. Come Maria, sua e nostra madre, anche noi diveniamo così grembo che Lo accoglie e Lo genera.

L’intera giornata, frutto di un lavoro preparatorio lungo e meticoloso del Consigliere regionale Enzo Colella e della Commissione regionale Famiglia, è stata vissuta all’insegna della preghiera, dell’ascolto e della condivisione fraterna. Tutto sotto il manto amoroso e materno di santa Madre Chiesa rappresentata da S. Ecc. Mons. Domenico Padovano, Vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli, che ha presieduto la Concelebrazione eucaristica. Di notevole interesse l’intervento di Ludovica Carli, Presidente del Forum regionale delle Associazioni Familiari, la quale, attraverso una serie di slides, ha evidenziato luci, ombre e ruolo della famiglia fondata sul Matrimonio nella società di oggi.

L’evento si è svolto con la presenza della Ministra regionale Maria Ranieri e degli Assistenti regionali fr. Daniele Maiorano OfmConv (Presidente di turno Cas) e fr. Pasquale Gallo Ofm (Delegato Cas per la Famiglia). Il plauso e il ringraziamento di cuore agli amici di Akusimba che, con passione, competenza e gratuità hanno animato le celebrazioni e allietato con l’animazione musicale.

Il Signore ci doni la Sua Pace.

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