Il 2° incontro di formazione decentrata per le Fraternità delle Zone Tre e Quattro
Maria Grazia Serio 18.04.15 Il secondo incontro di formazione decentrata per le Zone Tre e Quattro si è tenuto presso la sala S. Francesco nel Santuario di S. Fara ed è stato caratterizzato da due distinti momenti. Nel primo incontro, il relatore fr. Giuseppe Maria Antonino, giovane cappuccino della Fraternità S. Fara di Bari, prima di passare al cuore dell’argomento, “le parole chiave della spiritualità francescana”, ha preferito sottolineare che ogni tipo di spiritualità è un cammino di fede di un testimone, nel nostro caso Francesco, che nasce da un’esperienza con Dio. In questa esperienza molti si riconoscono, anche laici, ed è così che nasce l’Ofs; quando poi questa esperienza è forte, allora diventa una scuola, dove Francesco ne è il maestro.
Fra Giuseppe ha così sviscerato in profondità le coordinate della nostra spiritualità: il RITORNO alle origini, alla fonte battesimale per cominciare un cammino di conversione; il RIPARARE la casa del Signore, restaurando come prima cosa il proprio cuore, renderlo libero per donargli capacità di amare; PREFERISCI LE COSE AMARE, evitando tutto ciò che porta soddisfazione, che sazia, che schiavizza perché dietro le “cose amare”, dietro la croce, c’è la santità; la POVERTÀ, soprattutto del cuore, quindi umiltà, minorità, che deve concretizzarsi con scelte esteriori; la PREGHIERA e il dialogo con Dio che devono essere incessanti, per diventare come Francesco uomini fatti preghiera, perché altrimenti non c’è conversione.
A conclusione, fra Giuseppe ci ha invitati a mettere al centro della nostra vita Gesù Eucaristia, fonte della vita e della salvezza, e accanto la croce, per ricordarci che non si può amare come Dio se una parte di noi non muore ogni giorno, e il mistero del Natale, per contemplare Gesù che è sceso per farsi uomo: non posso amare il fratello se non riesco a scendere verso di lui, abbracciando la sua parte più bassa e penosa. Fra Giuseppe ha chiuso il suo intervento donandoci questo spinoso interrogativo: qual è la strada da percorrere, il cavallo da lasciare, il lebbroso da baciare, le ambizioni da rifiutare, per poter seguire nella piena libertà Dio misericordioso?
Dopo una breve pausa, siamo passati al secondo momento, curato dal Ministro della Fraternità di Putignano, Raffaele Bruno, che ci ha presentato l’identità del francescano secolare, citando alcuni articoli della regola e passi del Vangelo.
Partendo dalla riflessione ESSERE PER FARE E NON FARE PER ESSERE, Raffaele ci ha guidato passo dopo passo ad una comprensione più chiara di chi siamo e cosa, o meglio chi, rappresentiamo col nostro agire. Il nostro non deve essere “un” impegno, ma “l”’impegno, l’essere francescano deve essere il contenitore di tutte le nostre scelte, il nostro operare, la nostra vita.
Maria Grazia Serio
Fraternità Putignano
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L’identità del Francescano Secolare
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