Il mio augurio di ‘Laetare’ ogni giorno nel Signore, camminando insieme nel Suo nome

imagesMaria Ranieri 08.03.13  Carissimi fratelli e sorelle, il Signore ci dia pace! In procinto di vivere la domenica Laetare in questo anno del Signore, desidero condividere con voi dei pensieri, delle considerazioni che si affacciano in questo tempo speciale, la santa Quaresima donataci dall’Altissimo nella sua Chiesa come tempo favorevole, per intensificare la conversione del cuore.

Ci aiuta magnificamente la pericope del Vangelo di Luca, che domenica prossima sarà proposta alla nostra meditazione: la storia di un padre dal cuore traboccante di infinita misericordia, che due figli, diversamente, lasciano solo. Quel padre – che è il nostro Dio- aspetta continuamente chi ha voluto allontanarsi da lui alla ricerca della felicità; Egli va incontro a chi non sa leggere il suo amore e con entrambi i figli mette in moto il suo cuore, che coinvolge nella santa novità: “bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello … era perduto ed è stato ritrovato.” (Lc 15,32).

Questa Parola sacra potentemente guarisce tutte le paure, illumina il cuore con la speranza, lo riscalda con la carità, dandoci tante motivazioni per cambiare profondamente, per vivere ogni giorno la vita nuova. Con un tale Padre nei cieli abbiamo molteplici ragioni (dieci?), per rallegrarci:

  • Egli ci ha donato la Fede
  • Egli ci ha donato la Chiesa, dove lo incontriamo nel mistero
  • La luce della sua Parola illumina i nostri passi
  • Lo Spirito divino ci insegna quel che è nostro bene
  • Ogni tenebra finisce con l’alba del terzo giorno
  • Non siamo mai soli
  • Dio ci dona sempre il tempo favorevole, per tornare a Lui con tutto il cuore
  • In ogni uomo c’è una scintilla divina
  • In ogni uomo c’è un fratello
  • Dio ci ha chiamati a vivere in fraternità …

Abbiamo anche tante altre ragioni, personali e comunitarie, per ringraziare il Signore per le meraviglie che sempre compie nella nostra vita, e lo facciamo restituendogli quel bene, riversandolo sui fratelli e cominciando dagli ultimi, che intercettiamo nelle nostre città, sempre più fragili nelle nuove povertà.

Noi, francescani secolari del terzo millennio siamo chiamati a “servire” fraternamente ‘la città degli uomini’, che chiede incessantemente:

  • la nostra presenza di cristiani e francescani secolari, che si impegnano a rinascere dall’alto, per vivere meglio l’impegno cristiano nella storia;
  • la nostra solidarietà sociale, facendoci prossimi agli indigenti, agli ultimi della storia;
  • la nostra carità politica, il nostro spenderci – come fraternità – per il bene comune, in cui “creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo” (Reg. Ofs 13b) nei nostri tempi, tra le libertà – che spesso sono interessate frantumazioni – di questa storia.

Con tali consapevolezze viviamo insieme il nostro ritiro della Quaresima 2013, nel quale vi giunga il mio augurio di Laetare ogni giorno nel Signore, e di camminare insieme nel Suo nome, per la Sua gloria, ritrovando in Lui e nella sua volontà la fonte della nostra gioia.

Intercedano per noi i santi Francesco e Chiara di Assisi, Ludovico IX ed Elisabetta d’Ungheria. E con loro innalziamo la nostra preghiera al Padre buono:

“Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini, degno di lode e di gloria nei secoli” (Cantico Dn 3, 55). “Celebrate il Signore, perché è buono: eterna è la sua misericordia” (Sal 117).
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Buon ritiro spirituale! Buon cammino quaresimale! Buon rinnovamento del cuore!

Maria Ranieri
Ministra regionale

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