Il Presepe vivente del 26 Dicembre curato a Serracapriola dalla Famiglia francescana
Marco Gentile 23.12.2014 Sono trascorsi ormai 23 anni dal tempo in cui una piccola Fraternità come quella di Serracapriola ha saputo “arricchirsi” anche attraverso la realizzazione di un Presepe Vivente (“… E la Stella si fermò a Greccio“) che, traendo spunto dal Presepio ideato dal nostro Serafico San Francesco nel lontano 1200, diventa ogni anno motivo e spunto di riflessione per tutti i cristiani credenti che intendono rivivere la Nascita di nostro Signore Gesù nonché la Sua adorazione nell’umile capanna.
La partecipazione viva e sentita a tutte le operazioni preparatorie, l’attenzione alla cura dei minimi particolari e la commozione dei medesimi partecipanti sono quei sentimenti che pervadono tutti i fratelli e le sorelle della nostra fraternità, nonché gli stessi frati del Convento, che, con immensa devozione e gioia, partecipano a questo evento attivamente.
Ciascuno offre un contributo che va dall’allestimento delle scenografie alla cura dei vestiti e delle coreografie, dalla costruzione delle capanne alla cura degli animali, che sono parte integrante di detto presepe, fino a passare alla scelta dei brani musicali e proseguire, poi, all’interpretazione dei molteplici personaggi che ruotano attorno alla Sacra Famiglia.
Una tradizione questa molto fortunata che negli anni ha saputo solo crescere e farci crescere interiormente, catturando le emozioni, le attenzioni ed il consenso di tutte le persone che numerose accorrono, anche dai paesi limitrofi, incantate e sorprese dal fatto che un gruppo affiatato possa dare vita ad uno spettacolo così importante, reso ancor più emozionante dalle scenografie naturali e suggestive che solo un paese antico e medievale come Serracapriola riesce a regalarci.
La parte più toccante è l’arrivo del poverello di Assisi, personaggio chiave di tutto il Presepe, che, dopo la nascita di nostro Signore Gesù e sulla melodia di “ dolce sentire “, accorre nel fienile per portare in adorazione ai presenti il “ bambinello ”.
E come d’incanto il cielo stellato si illumina a giorno grazie agli spettacolari fuochi pirotecnici che salutano l’arrivo del Salvatore.
Non è cosa semplice, certamente, descrivere in poche righe l’emozione di quei momenti e di chi assiste e partecipa a quest’evento, ma di sicuro sappiamo che questo ci rende tutti più felici perché in ventitré anni le difficoltà affrontate non sono state poche, ma la volontà di rivivere il Presepe di San Francesco ha sempre prevalso su tutto.
Auguri a tutti per un Santo e Sereno Natale.
Vi salutiamo in Chiara e Francesco.
Marco Maria Gentile Consigliere Fraternità Ofs Serracapriola.
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