Il Progetto Boccale Solidale nato dall’impegno dei Frati minori e la Fraternità Ofs di Bitetto
Marica Rizzi 05.06.2022 Tra le mura dell’antico Convento “Beato Giacomo” in Bitetto, fondato nel 1432 dai Frati Minori dell’Osservanza, all’interno degli ambienti di lavoro dove un tempo erano collocate la cucina e il refettorio, in cui lo stesso Beato Giacomo, durante la sua permanenza a Bitetto, ha svolto l’umile mansione di cuoco, nasce il progetto del microbirrificio artigianale ad opera dell’Associazione Boccale Solidale. L’Associazione si caratteriza per la collaborazione tra i Frati Minori del Convento, i laici dell’Ordine Francescano Secolare e i membri dell’Associazione Figli in paradiso, ed è finalizzata a promuovere attività solidali e di utilità sociale come l’integrazione delle disabilità e il recupero dei beni storico artistici.
Animati dalle parole di papa Francesco formulate nell’enciclica Laudato sì, i membri dell’Associazione desiderano operare scelte che favoriscano l’ecologia integrale manifestando il loro impegno a favore del patrimonio umano e di quello storico, artistico e culturale ugualmente minacciato dalla visione consumistica e dagli ingranaggi dell’attuale economia globalizzata. Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano frequentemente atteggiamenti di indifferenza verso persone disabili, fragili, vulnerabili e svantaggiate, l’Associazione, ispirandosi ai principi della solidarietà e del bene comune presenta un progetto senza scopo di lucro, con la finalità di coinvolgere quelle persone che, nonostante le personali fragilità, possono esprimersi all’interno della società, con il loro personale, unico e creativo contributo. Per raggiungere tale obiettivo, i Frati Minori e i laici dell’Ordine Francescano Secolare sono direttamente impegnati nella fase di produzione della birra artigianale, mentre i membri dell’Associazione Figli in paradiso collaborano nella fase del confezionamento a stretto contatto con i giovani che presentano differenti disabilità.
L’immagine del Logo richiama l’umile Beato Giacomo, Frate Minore che dimorò nel Convento di Bitetto per oltre quaranta anni occupandosi dei lavori domestici. Il Logo si presenta come una rivisitazione di uno degli eventi prodigiosi della vita del Beato Giacomo: il tradizionale episodio delle fave. L’umile fraticello, intento nel suo lavoro, viene rapito in estasi nella contemplazione di Dio e sollevatosi dal suolo i suoi occhi iniziano a lacrimare copiosamente mentre un angelo rimesta la pignatta delle fave. Al di là dell’episodio, il frate al lavoro, raffigurato nel Logo, rappresenta le fasi di cottura e fermentazione della birra. La fermentazione è uno dei processi fondamentali che consente al mosto di maturare e creare la schiuma tipica della birra attraverso l’utilizzo di lieviti naturali senza l’aggiunta di conservanti.
I Frati Minori del Convento, attraverso il progetto del microbirrificio solidale, desiderano riaffermare il valore della fraternità e della condivisione nella comunione di parole e di gesti così come recita un’antica testimonianza di Tommaso da Eccleston, Frate Minore del 1224: «I frati avevano trovato ricovero presso una scuola e la sera si ritrovavano insieme, accendevano il fuoco e si sedevano a cerchio tutto attorno. Al momento della conversazione e della bevanda, talvolta vi appendevano una pentola con posatura di birra e ne bevevano tutti, l’uno dopo l’altro attingendo con l’unica tazza e dicendo ciascuno qualche parola di edificazione. Come attesta uno che fu compartecipe di questa serena semplicità e santa povertà…».
Per qualsiasi richiesta, potete scrivere al seguente indirizzo mail:
Marica Rizzi
Ministra della Fraternità di Bitetto/Beato Giacomo
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