Frate Antonio Belpiede su ‘Italia francescana’: ferita del costato e nuova evangelizzazione
Luigi Ianzano 08.7.13 Nel numero 87-2012 della prestigiosa rivista Italia francescana, alle pagg. 425-455, uno studio del nostro Assistente regionale fr. Antonio Belpiede Ofm Cap, dal tema La ferita del Costato: visione e linguaggio per rievangelizzare l’Occidente. Riportiamo qui il Sommario: «A partire dalla visione del Crocifisso di san Damiano in terra d’Africa, l’Autore volge lo sguardo alla ferita del costato di Cristo in croce, segno glorioso di vittoria di un amore che si dona, il cui valore rimane per sempre e che ancora oggi si offre come proposta di vita e di salvezza ad un Occidente che, dopo l’ubriacatura razionalista e scientista, si ritrova a fare i conti con un nichilismo e un relativismo distruttivi. Da questo sguardo nasce lo sviluppo del testo, cominciando dall’icona giovannea di Cristo in croce dal cui fianco sgorgano sangue e acqua, per poi concentrarsi sull’icona del Cristo morto e vivente che a san Damiano parlò a Francesco, definendo totalmente tutta la sua vita fino al dono delle Stimmate. Da Francesco l’occhio dell’Autore si volge poi a chi, sulle orme del Padre serafico, nella teologia o nell’esperienza mistica ha rivissuto e ha pensato il mistero delle ferite del costato di Cristo: Antonio di Padova e Bonaventura da Bagnoregio nel XIII secolo, la clarissa Veronica Giuliani a cavallo tra ‘600 e ‘700, Padre Pio nel secolo breve. Il filo rosso della contemplazione francescana delle stimmate continua così a proporre la sua efficacia all’uomo sperduto nell’Occidente all’inizio del terzo millennio».
Luigi Ianzano Segreteria e Comunicazione Ofspuglia.
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