La tre-giorni di formazione nazionale in Assisi. Cronaca ed emozioni di Cosimo Laudato

Cosimo Laudato 27.06.12  Carissimi fratelli e sorelle, ho avuto la gioia di partecipare, dal 15 al 17 giugno in Assisi, alla tre-giorni di formazione nazionale Ofs, un’occasione che mi ha permesso di ritrovare e rivivere una dimensione di ampio respiro della fraternità francescana secolare che, ormai da oltre 15 anni, avevo smesso di incontrare. Ho rivisto con gioia volti e persone che avevo conosciuto ed incontrato nei convegni nazionali Gifra. Ci siamo ritrovati adulti e con i capelli bianchi. Chi sposato, chi single, chi laico impegnato nella missione, chi frate! Vi lascio immaginare l’emozione profonda che ha permeato questi giorni.

Tornato a casa non posso non condividere con tutti voi quello che, a mio avviso, è stato il cuore del messaggio formativo di questi tre giorni.

“Dio ci AMA e ci chiAMA, non perché siamo più bravi, non perché siamo più santi, non perché siamo migliori di altri, ma solo perché nella nostra debolezza si manifesti al mondo la sua GRAZIA”.

Specifico che, alcune parti della sintesi sono tratte integralmente dal Testo: “Il Progetto Formativo e Pastorale – Triennio 2011-2014” – ROMA 2012.

In modo particolare volevo comunicarvi e condividere con tutta la fraternità regionale di Puglia i momenti significativi di questi giorni.

L’emozione del pregare insieme sulla tomba di Francesco, a porte chiuse, ospiti dei frati conventuali. È stata una veglia di preghiera molto profonda, presieduta da fra Giancarlo Li Quadri Cassini, alla quale tutti abbiamo partecipato con intensità:  una preghiera sentita che ha fatto traboccare il cuore di gioia, ha rigato di lacrime i volti, ha dato impulso e vigore ai palpiti flemmatici dei cuori, a volte stanchi o distratti dalle tante cose da fare.

L’intervento di Mons. Lauro Tisi, Vicario della diocesi di Trento sul tema: “La sfida dell’annuncio del Vangelo in un mondo che cambia: le attese della Chiesa e il ruolo dell’Ordine Francescano Secolare”. Don Lauro ha posto l’accento sulla necessità di rompere gli schemi nei quali abbiamo ingabbiato il Dio Amore che, invece, trascende ogni nostro progetto, che va oltre gli stereotipi umani, che attende da noi segni di fede autentici, testimonianza vera che nasce da un incontro personale forte con la persona di Gesù, vivo, presente, operante nella storia. La comunità ecclesiale attende e si aspetta da noi francescani secolari che continuiamo a riparare la Chiesa e la società. E solo noi possiamo intervenire negli ambiti propri del laicato: la famiglia, la politica, l’economia, la società, il lavoro.

Gli incontri per settori: Formazione, Presenza nel mondo (GPSC, Missione, Famiglia). In particolare sottolineo gli impegni che già oggi l’Ofs vive:

  • È stato consegnato il Progetto Formativo e Pastorale per il triennio 2011-2014, nato dopo l’ultimo Capitolo nazionale svoltosi ad Assisi a Novembre del 2011: si ribadisce la necessità di “ricondurre la formazione ad un percorso sì unitario, ma attento al tempo stesso alle esigenze locali: l’obiettivo primario è rendere visibile una fede che deve tradursi in Testimonianza capace di coniugare la forma/azione in un processo in divenire che coniuga la fede in Dio, amato, condiviso e vissuto, attraverso le opere”. Il progetto è uno strumento che coinvolge:
  • la dimensione formativa, ovvero l’aspetto intellettivo che quotidianamente spinge a conformarsi a Cristo, nella sua sequela, illuminati da Francesco che, con la sua vita e la sua pedagogia ci mette di fronte a Cristo, povero e crocifisso che è il libro in cui i fratelli imparano il perché e il come vivere, amare e soffrire;
  • la dimensione pastorale che individua le scelte concrete, le iniziative da porre in essere, l’azione organica, e che, tenendo conto dello spazio temporale, attua il progetto stesso.
  • La promozione della famiglia, ambito prioritario nel quale vivere l’impegno cristiano e la vocazione francescana (CC.GG. Ofs art. 24). In grande maggioranza i francescani secolari partecipano alla vita di famiglia per lo più nello stato matrimoniale. È nella famiglia che essi sono chiamati a vivere la vocazione francescana secolare e a raggiungere la perfezione della carità, vivendo il Vangelo alla maniera di San Francesco di Assisi. Quattro i punti salienti della riflessione:
  • educarci per educare ad essere famiglia in famiglia;
  • educarci per educare ad essere famiglia in fraternità;
  • educarci per educare ad essere famiglia nella Chiesa locale e nella società;
  • educarci per educare ad essere famiglia per i giovani.
  • nella costruzione di una società più giusta e fraterna, nella solidarietà e nei progetti oggi particolarmente orientati alla missione e alla Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato (GPSC);
  • Obiettivo della Missione è l’impegno a vivere e realizzare progetti a favore egli ultimi: collaborazioni con le carceri; iniziative a favore dei ragazzi in situazioni di disagio; collaborazioni con le case famiglia; binario della solidarietà; mensa della carità.
  • Obiettivo di GPSC è tener viva la caratteristica del carisma francescano che, del rispetto della giustizia, della promozione della pace e della salvaguardia del creato, e anche delle scelte e testimonianze coraggiose ne fa uno specifico stile di vita.
  • Educarci ad amare la giustizia.
  • Educarci ad essere operatori di pace.
  • Educarci a rispettare ogni creatura.

La presentazione del sussidio annuale di formazione “Novità dell’annuncio e vita di fede”

Nelle intenzioni dei formatori nazionali, il testo deve essere uno strumento flessibile che possa arrivare al cuore delle fraternità in modo che tutti possano confrontarsi con la propria vocazione.  Alcuni punti essenziali:

  • Nel cuore della chiesa. Una risposta agli orientamenti pastorali della chiesa. L’Ofs nella chiesa è chiamato a vivere l’anno della fede. Si parte dal documento porta fidei di Benedetto XVI. Il documento è presente in appendice al testo.
  • Mirare alla crescita integrale della persona. La formazione come evangelizzazione è questione di fede e di libertà.

Nella formazione rientrano anche le problematiche di carattere economico e sociale, politico e culturale.

I temi dei 5 capitoli

  • Il contesto della realtà e l’audacia di proporre la questione di Dio.
  • Per una nuova evangelizzazione: un percorso da attuare, una risorsa da amare.
  • Le varie emergenze educative.
  • Missionarietà e formazione.
  • Attualità del francescanesimo e bene comune.

Il nostro compito – obiettivi

Conversione a mettere in atto e da prendere sul serio se vogliamo essere efficaci nell’annuncio l Vangelo.

L’unica cosa che si può testimoniare è la nostra esperienza di Gesù Cristo.

Il coraggio dell’evangelizzazione e la forza educatrice nascono unicamente dall’incontro esperienza le e concreto con Gesù Cristo.

                Aspetto tecnico

Il testo è pensato per una partecipazione attiva di tutta la Fraternità al momento formativo. Non puntare unicamente sul contenuto. È essenziale il momento di condivisione comunitaria.

Non limitarsi al testo che rimane uno strumento: ma poi arricchire con quanto in fraternità si riterrà più opportuno per la crescita di tutti i fratelli. Spingiamo i fratelli alla responsabilità formativa nei confronti di tutti.

Alla mia sintesi manca la parte relativa ai rapporti con la Gifra. Non è una mia voluta omissione ma non sono stato presente all’esposizione delle conclusioni di quel gruppo di lavoro. Carmela Gadaleta certamente potrà integrare queste mie poche e povere riflessioni.

Spero di essere riuscito a rendere l’emozione e la ricchezza di quei momenti; sicuramente non in modo pieno, ma, mi auguro, di essere stato in grado di evidenziare almeno gli aspetti più importanti e salienti.

Un abbraccio a tutti

Cosimo Laudato
Consigliere regionale

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