La visita fraterna e pastorale del 10 dicembre scorso a Celenza Valfortore

Lucia Magaldi 12.12.2021  Non c’è smagliatura nelle parole che esprimono la gratitudine alla visita della ministra Mariella Minervini e di fr. Giampiero Ritrovato ofm capp: la loro presenza esprime l’afflato di una sorella e un fratello colmando il vuoto fisico della pandemia. Nei secoli la visita rappresenta partecipazione e condivisione, sin dalla visitazione dell’Angelo a Maria che annuncia la nascita del Figlio: a Lei, che recatasi in visita da Elisabetta per assisterla nella gestazione, il bambino sussulta in grembo: Colui che alle querce di Mamre entra nella tenda per visitare Abramo e rivelare a Sara che avrà un figlio nonostante l’età avanzata, Isacco. Anche noi curiamo visite di cortesia, cordoglio o commiato e riceviamo visite fraterne, specialistiche e fiscali. Ogni intrattenimento rappresenta un momento d’incontro autentico ed opportunità per rinvigorire la nostra identità, sito pedagogico d’ eccellenza per il valore comunicativo e sentimentale; purtroppo, stiamo vivendo appuntamenti da remoto che pur rappresentando partecipazione e discernimento, minano l’affettività. Privilegiamo la comunicazione a distanza per garantire liturgie in sicurezza e limitare la corporeità nel culto. Sperimentiamo altre forme di annuncio evangelico della parola di Dio e internet diventa l’unica possibilità per lezioni migrate sul web quando il salotto di casa è sostituito dalla videochiamata. Il panel, che rappresenta una galleria di volti sorridenti, spento lo schermo ci traduce in una sorta di romitaggio moderno e non ci fa percepire il calore delle relazioni fisiche o il profumo della prossimità. Appena torneremo a bussare alla porta per effettuare nuove visite, la routine ci sembrerà eccezionale.

Lucia Magaldi

Ministra della Fraternità di Celenza Valfortore

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