‘Laudato si’, un’enciclica con titolo in italiano e fortissima caratterizzazione francescana

Papa CreatoGiacomo Sansonetti 24.06.2015  La Lettera Enciclica sulla cura della casa comune è un grande tributo alla ‘prima’ lingua italiana: il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi è considerato il testo poetico più antico redatto in italiano volgare. Ed è la prima enciclica in assoluto a non avere un titolo in latino. Un nuovo omaggio, dopo averne assunto il nome, primo Papa nella storia, al santo d’Assisi, lume per il pontefice argentino, non solo dunque per la sua attenzione alla povertà ma ora anche per l’amore con cui il ‘poverello’ guardava al creato.

Il tema dell’ambiente è molto caro al Papa argentino che associa la mancata custodia del creato a quella “cultura dello scarto” che crea emarginazione e povertà. E quindi un nuovo richiamo alla necessità di mettere in campo nuovi modelli di sviluppo, diversi modi di concepire l’economia, che abbiano al centro la persona. Nel suo messaggio il giorno dell’inaugurazione dell’Expo a Milano Papa Francesco era stato chiaro: la “grande sfida” per l’umanità del ventunesimo secolo è “smettere finalmente di abusare” dell’ambiente, perché tutti possano mangiarne i frutti.

Il Papa consegna questa Enciclica ad una Chiesa che è chiamata non solo a sfogliare ma a coglierne stimoli e buoni propositi per la conservare e difendere il creato che è dono di Dio all’umanità tutta.

Noi francescani secolari, alla luce di questo nuovo invito del Papa, dobbiamo essere i promotori e i garanti per amare salvaguardare e rispettare il creato.

Giacomo Sansonetti

Segreteria e Comunicazione Ofspuglia

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