Le celebrazioni proposte dal Ciofs per l’VIII centenario della nascita del nostro patrono S. Ludovico
Encarnación del Pozo 21.06.14 Cari fratelli e sorelle, “il Signore vi dia la sua pace”. Quest’anno celebriamo l’VIII centenario della nascita di San Ludovico, dato dalla Chiesa al ‘Terz’Ordine’ Regolare e Secolare come patrono e modello di vita. Questo evento è stato già annunciato il 25 Agosto 2013, giorno della sua celebrazione liturgica. Oggi vorrei solo informarvi su come celebreremo quest’anno giubilare, insieme ai nostri fratelli del Terzo Ordine Regolare di San Francesco e della Conferenza Francescana Internazionale del Terzo Ordine Regolare (CFI-TOR) – religiose e religiosi di vita attiva -.
- Il 25 aprile è stato celebrato in tante Fraternità nazionali, regionali e locali, come già programmato.
- Il 5 ottobre 2014 si terrà una solenne celebrazione eucaristica in Roma, nella Basilica dei Santi Cosma e Damiano, e a seguire una conferenza sulla vita di San Ludovico, alla quale possono partecipare consigli nazionali in grado di sostenerne i costi. Parteciperanno anche i Ministri Generali, membri della Conferenza della Famiglia Francescana.
- La chiusura dell’anno giubilare si celebrerà il 25 aprile 2015. La nuova Presidenza del Consiglio Internazionale dell’Ordine Francescano Secolare (CIOFS) fornirà maggiori informazioni riguardo agli eventi di questa giornata.
- Nella nostra pagina Web saranno pubblicate, con cadenza mensile, otto lezioni sulla vita di San Ludovico, come formazione permanente per tutto l’Ordine.
- Appena saranno disponibili le traduzioni di una breve biografia del nostro Santo Patrono, S. Ludovico, preparata dalla Consigliera di lingua francese, Michèle Altmeyer, le invieremo a tutti i Consigli nazionali delle Fraternite costituite ed emergenti e saranno inoltre pubblicate sul sito Web.
- In allegato alla presente, inviamo anche l’inno a S. Luigi, composto da fr. Amando Trujillo Cano, Assistente Generale TOR, la preghiera per il centenario e l’introduzione ai temi di formazione permanente della Pagina Web.
Questo per quanto riguarda la commemorazione a livello internazionale. V’invitiamo inoltre a promuovere, con amore e devozione verso San Ludovico, iniziative ed eventi per far conoscere la sua profonda spiritualità, al fine di renderla nostra. Questa spiritualità si basa su:
L’insegnamento umano e cristiano ricevuto da sua madre, Bianca di Castiglia, spagnola. Fu educato da lei a una vita devota. Così Ludovico IX ha unito al suo compito di governo, nel quale ha saputo curare il bene spirituale e temporale dei suoi sudditi, un’ascesi rigorosa, evidenziata sia dall’agiografia cattolica sia da commentatori laici (Voltaire giunse a dire: “Non è possibile che alcun uomo abbia potuto eccellere di più nella virtù“). Ludovico si sottoponeva a severe pratiche di penitenza nei giorni di venerdì, o a pratiche di misericordia che in quel tempo erano considerati atti di umiliazione, come lavare i piedi ai mendicanti. I Venerdì soleva anche condividere la sua mensa con i lebbrosi.
La sua fedeltà alla religione cattolica. Pochi governanti nella storia si sono impegnati così fedelmente a essere cristiani integrali come San Ludovico. Amava molto recarsi nei conventi per pregare con i religiosi e partecipare con loro alle cerimonie liturgiche. Quando qualcuno gli disse che c’erano persone che lo criticavano, di essere così pietoso e di partecipare a tanti incontri di preghiera, rispose: ” non mi vergogno di questo, né mai me ne vergognerò. E sono sicuro che se invece di andare a questi incontri a pregare, andassi ad altre riunioni per bere, ballare e divertirmi, allora sì che queste persone non direbbero nulla. Preferisco che mi lodi il mio Dio, anche se la gente mi critica, perché per Lui vivo, per Lui opero, e da Lui tutto spero“.
Poco tempo dopo dettò il suo testamento che dice: È necessario tenersi lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale. È preferibile essere tormentati da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale. Inoltre, se il Signore permetterà di soffrire qualche tribolazione, dobbiamo ringraziarlo e sopportarla volentieri, pensando che concorre al nostro bene e che l’abbiamo ben meritata. Se poi il Signore darà qualche prosperità, non solo lo dovremo umilmente ringraziare, ma badare bene a non diventar peggiori per vanagloria. Bisogna partecipare devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Si deve avere un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti, soccorrerli e consolarli. Dobbiamo ringraziare Dio per tutti i suoi benefici, per poter renderci degni di riceverne dei maggiori. Manteniamoci devoti e obbedienti alla Santa Chiesa Cattolica, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale.
Il 24 agosto dell’anno 1270 sentendo che stava per morire e chiese i santi sacramenti. Ripeteva sempre: “Signore, sono felice, perché andrò nella tua casa del cielo per adorarti e amarti per sempre“. Il 25 agosto alle tre del pomeriggio, esclamò: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito“, e santamente morì.
Fratelli e sorelle per venerare il nostro co-patrono S. Ludovico, re di Francia, teniamo ben presente nella nostra mente e nel nostro cuore i valori che ha vissuto:
- Come governante, l’impegno per la giustizia e la pace, specie oggi in cui viviamo in un mondo devastato dalla violenza, la corruzione, l’egoismo e il culto del proprio ego. Ludovico seppe prendersi cura del bene spirituale e temporale dei suoi sudditi.
- Come figlio amorevole e obbediente al cammino tracciato da sua madre per il proprio bene e quello del Regno di Francia. Pur sempre rispettoso, seppe essere deciso nelle proprie scelte di governo, personali e familiari, quando era necessario;
- Come marito amorevole, appassionato e fedele. Margherita e Luigi ebbero 11 figli;
- Come padre amorevole, educatore dei suoi figli nella fede, nella giustizia e nell’austerità, nel rispetto delle loro persone. Sapendo sopportare con fede e speranza la sofferenza per la morte di alcuni dei suoi 11 figli. In definitiva,
- Come cristiano che ha voluto comunicare il proprio “essere” e “esistere” ai suoi concittadini e soprattutto alla classe politica, infondendo loro valori di cui mancavano completamente.
San Luigi aveva capito che tutte le cose di questo mondo appartengono al Re del cielo e a partire da questa convinzione assunse la sua missione. “Ricostruì” la Chiesa del suo tempo, anteponendo l’amore per Dio, per la sua famiglia, per il suo prossimo e per il suo popolo, a qualsiasi altro bene terreno.
Auguro a tutti i miei fratelli e sorelle, di saper “immergersi”, con entusiasmo nei temi della formazione che saranno pubblicati per 8 mesi, come anche nella breve biografia che sarà a vostra disposizione non appena saranno disponibili le traduzioni nelle lingue ufficiali del CIOFS (sempre una sfida per questa Presidenza).
Encarnación del Pozo Ministra Generale Ofs.
IT-PREGHIERA DELL’ANNO GIUBILARE S