‘Nello Spirito di Assisi’, l’incontro ecumenico e interreligioso per la Pace tenutosi a Foggia

14908222_1128091890615148_8185162015636619790_nRoberto Ginese 31.10.16  Non solo per ricordare ma soprattutto per rinnovare l’impegno concreto come credenti nel percorrere itinerari di pace e farli diventare peculiare caratteristica di convivenza sul territorio che insieme abitiamo, è stato questo il senso di “Sete di pace. La pace cammina sulle nostre gambe” l’iniziativa ecumenica e interreligiosa che la Famiglia francescana

di Foggia in collaborazione con il Consiglio Ecumenico ha organizzato per mercoledì 26 ottobre u.s.

Il momento ha costituito un’ulteriore tappa del lungo percorso di comunione e collaborazione avviatosi nella nostra città, divenuta da anni crocevia di confessioni religiose e religioni differenti soprattutto a causa del forte fenomeno migratorio, dalla  storica giornata del 27 ottobre 1986 voluta da san Giovanni Paolo II, che rappresentò la sorgente di quello “Spirito di Assisi” che si è diffuso da allora in tanti angoli del mondo.

La serata è partita simbolicamente proprio dalla piazza intitolata a San Francesco, dove abbiamo fatto memoria dell’incontro di Assisi ’86, riflettendo sulle scelte di pace di Francesco e Chiara e da dove si è poi dipanata una marcia silenziosa per le strade principali della nostra città. Un cammino silenzioso illuminato dalle fiaccole dei tanti partecipanti, capeggiati dai responsabili delle varie confessioni cristiane che hanno aderito all’iniziativa: Chiesa valdese, Chiesa ortodossa-rumena, Chiesa pentecostale, Chiesa cattolica e da alcuni rappresentanti della comunità musulmana. In testa al corteo lo striscione che chiariva il senso del cammino: La pace cammina sulle nostre gambe!

La marcia si è conclusa nella centralissima piazza Giordano dove è iniziato il momento di preghiera, alla luce dell’unico fuoco acceso insieme dai responsabili delle confessioni e dal rappresentante musulmano. Ognuno ha avuto un tempo per svolgere una riflessione sulla pace e per invocarla da Dio. Poi insieme il momento forse più suggestivo della serata, la preghiera specifica per alcuni luoghi della terra dove sono in corso i più gravi conflitti, fatta in silenzio e scandita dall’accensione di piccoli ceri. Dopo il sentito e avvincente scambio della pace tra tutti i partecipanti, i Responsabili delle Chiese presenti (cattolici, ortodossi ed evangelici) hanno apposto la propria firma su una pergamena dove era riportato un appello concordato e stilato insieme per un impegno concreto di tutte le comunità  per la pace nella città di Foggia.

Eccone uno stralcio:

“… Abbiamo camminato per le strade di questa città per testimoniare che le nostre tradizioni religiose, credono in un messaggio di pace dalle radici antiche. Quindi ci siamo raccolti nella preghiera, convinti del valore dell’invocazione a Dio nella costruzione della pace. Abbiamo mostrato come la preghiera non divide, ma unisce: abbiamo pregato gli uni accanto agli altri, non pregheremo mai gli uni contro gli altri. Abbiamo rivolto la nostra attenzione a tante situazioni di conflitto e di dolore, che coinvolgono migliaia di persone, tante famiglie, tanti popoli. Ne abbiamo condiviso la sofferenza. Non vogliamo dimenticarle né rassegnarci al loro dolore …

 In un momento così carico di tensioni, conflitti, minacce terroristiche del nostro mondo, come credenti sia pur appartenenti a diverse confessioni religiose e religioni. Non vogliamo rassegnarci alla cultura del conflitto, secondo cui lo scontro sarebbe l’esito inevitabile del prossimo futuro di intere comunità religiose, ma vogliamo testimoniare con forza la nostra voglia di pace e raccoglierci nella preghiera secondo le diverse tradizioni religiose, gli uni accanto agli altri, non uno contro l’altro, convinti del valore dell’invocazione a Dio nella costruzione della pace”.

Roberto Ginese

Fraternità di Foggia/Pietre Vive

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