Il Ritiro di Quaresima della Zona Sei presso il Convento S. Antonio di Manduria
Maria Angela Fasciano 27.03.14 Si è svolto presso il convento Sant’Antonio di Manduria il Ritiro di Quaresima delle Fraternità della Zona Sei, in comunione con tutte le Faternità Ofs di Puglia che il 9 Marzo hanno celebrato lo stesso evento nelle vari altre Zone. Le dieci Fraternità della Zona Sei hanno risposto positivamente all’invito, con più di 150 partecipanti: evidentemente anche l’inatteso bel tempo ha contribuito a rendere folto il raduno.
Dapprima ha preso la parola il Consigliere regionale Animatore di Zona Vinicio Russo, il quale, tra i vari preamboli introduttivi e di ringraziamento, ha colto l’occasione di quest’adunanza per sottolineare l’importanza del vivere in comunità, aspetto carente in più di alcune fraternità della zona. Vinicio ha inoltre riportato l’appello formulato a livello nazionale dall’OFS e dalla Gi.fra, quello cioè di sostenere con la preghiera la pace nel mondo, riferito in modo particolare al caso dell’Ucraina, senza tuttavia dimenticare gli altri focolai di guerra che imperversano nel mondo: la nostra preghiera deve anzitutto rivolgersi a chi muove guerra, affinché si ravveda, ed il male che campeggia nella mente non oscuri anche il cuore.
Successivamente le Fraternità hanno recitato e cantato a cori alterni le Lodi mattutine della I Domenica di Quaresima.
La parola passa all’Assistente spirituale fr. Salvatore Peluso Ofm il quale, attraverso una breve riflessione catechetica, richiama all’impegno precipuo della Quaresima, ossia quello di convertire e purificare i nostri cuori, impegno al quale ben corrisponde l’espressione “Vino nuovo in otri nuovi”, già incontrata nelle riunioni formative di fraternità. Il periodo di quaresima è periodo di digiuno, dove per digiuno non si deve intendere (solo) quello materiale, bensì e anzitutto quello morale, umano: noi siamo chiamati a digiunare dal nostro stesso egoismo, ad estraniarci dalla frenesia delle nostre occupazioni quotidiane, e a riservare più tempo agli altri, al Signore nostro Dio, alla preghiera. La domanda che ci si deve porre è: il Signore è davvero al primo posto nel mio cuore?
Fr. Salvatore racconta della sua esperienza di assistente spirituale nelle carceri di Lecce per farci capire l’importanza del perdono: chi non si sente amato e perdonato da Dio, non riesce a perdonare gli altri. Questo messaggio possiamo farlo valere per la nostra vita in fraternità: non dobbiamo abbandonarci in facili giudizi nei confronti dei fratelli e delle sorelle che non prendono parte alle iniziate comunitarie, ma al contrario dobbiamo scovare i modi migliori per richiamarli al loro impegno di fraternità, per coinvolgerli, così come il Vangelo ci insegna con la parabola della pecorella smarrita.
Al termine dell’intervento di fr. Salvatore le fraternità si riuniscono per una breve pausa-caffè.
Il ritiro prosegue con la venerazione della croce: al cospetto del crocifisso di San Damiano, ognuno di noi ha messo un grano di incenso nei carboncini posti ai piedi della Croce, come simbolo saliente di devozione al carisma francescano.
In ultimo le fraternità riunite partecipano alla celebrazione eucaristica presieduta da fr. Maurilio De Cataldo Ofm, il quale evidenzia la realisticità della pagina evangelica di questa domenica, in cui si contrappone il male al bene: Gesù nel deserto viene tentato dal demonio (serpente, satana, nemico dell’uomo o qualsiasi altra espressione del male). Nella nostra vita di tutti i giorni noi siamo al cospetto di un bivio, possiamo scegliere se imboccare la via del bene, del Signore, oppure se imboccare la via del male. Da buoni cristiani non dobbiamo sfidare il Signore, metterlo alla prova con le nostre richieste, ma abbandonarci alla fede, credere nell’amore e nella misericordia di Dio.
Maria Angela Fasciano Inizianda Fraternità Manduria.
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