Questo è il tempo che Dio ha scelto per… NOI! La missione in Kenya di due francescane
Antonella e Mariangela 10.11.2018 Per noi francescani, l’Africa e il centro missionario, non erano lontani ed estranei. Ma l’Africa…quanto era davvero nostra? Foto, video, regali, pensieri, parole che facevano parte delle nostre giornate, eppure abbiamo deciso di partire per l’Africa nel momento in cui non lo avevamo pensato e durante l’unica giornata missionaria a cui non abbiamo partecipato. Era il Signore che stava lavorando in noi e ci stava preparando a questa esperienza in un momento che non immaginavamo…in un tempo che “DIO HA SCELTO PER NOI”. Quando il Signore chiama, non puoi esitare. Se pensi a tutto il contorno diventa difficile partire. La prima cosa da fare? Comprare il biglietto. E poi pensare a resto… che è risolvibile, Con il centro missionario siamo partite per il Kenya, a Nairobi, il 19 agosto. Eravamo in 10: persone di età differente, paesi differenti e percorsi di vita differenti. Avevamo ricevuto dei consigli sulle attività da fare e sui bisogni e necessità della baraccopoli.
Siamo principalmente stati con i bambini: qualcuno dava loro ripetizioni di matematica (ricchi o poveri, occidentali o no la matematica è un problema per tutti), qualcuno faceva animazione e giochi con i bambini più piccoli e altri (i più grandi) venivano avvicinati alla tecnologia imparando ad utilizzare il PC (parliamo di accendi, spegni, apri un documento…). Siamo partiti con delle valigie pesantissime di 30 kg per ognuno piene di vestiti, palloncini, penne, colori, e poi…ci siamo sentiti cosi vuoti nel momento in cui abbiamo messo piede nella baraccopoli. La baraccopoli è un villaggio di 6000 abitanti (uno dei meno popolosi di Nairobi), formata da “case” di lamiera sorrette da dei pali. Questa baraccopoli si chiama “deep sea” che tradotto significa “mare profondo”. E’ infatti situata sul dorso di una collina e man mano che si scendeva si aveva la sensazione di precipitare “nel profondo”. Odori di bruciato, sporcizia, polvere, fango, caratteristiche di una nostra discarica che lì invece rappresenta la normalità…la loro casa. I sorrisi, gli sguardi di piccoli ed adulti, sono un’esperienza che porteremo nel cuore per sempre. Sono puri, senza filtri, ricchi di speranza. Non hanno niente, se non la fede che li rende forti e fieri. E questo…è il loro tutto. Non è tutto bello e sorridente, però. Ci è capitato di assistere ad un incendio che ha distrutto 700 baracche, ma che per fortuna non ha procurato nessuna vittima. Non è un episodio sporadico e casuale, ma spesso accade che si appicchino incendi per lasciare spazio a chi deve costruire le strade. Durante la nostra permanenza eravamo scortate da alcune donne del posto, perché per noi bianchi non era opportuno andar in giro soli. Una di queste donne durante l’incendio ha perso la sua casa per la quarta volt e dopo 10 minuti di lacrime ci ha guardato negli occhi dicendo “non fa niente, siamo tutti vivi, la casa ce la possiamo ricostruire”. Quella notte, quella gente, l’ha trascorsa fuori. Non solo questa gente vive tra 4 lamiere, ma è anche costretta a pagare un affitto di 20 euro al mese, guadagnandone 2 al giorno. E’ proprio vero la nostra mentalità ci porti a pensare che si vada in Africa solo per dare. E in parte è vero…abbiamo dato cose materiali, ma quello che ne abbiamo ricevuto è ben più grande di quello che abbiamo lasciato. “Abbiamo visto l’amore vincere” ogni volta che abbiamo ricevuto un sorriso o una carezza. “Abbiamo visto l’amore vincere” in ogni abbraccio che abbiamo ricevuto. “Abbiamo visto l’amore vincere” quando dando le caramelle uno dei bambini, invece di mangiarla tutta, ha scelto di condividerla, dividendola a metà con un bambino dietro di lui che ne era rimasto senza. E allora… quanto l’Africa è davvero lontana?
Se imparassimo a condividere ciò che abbiamo, l’Africa non sarebbe poi così lontana, e aiutarla non sembrerebbe essere poi così difficile. Se vuoi, puoi darci una mano anche tu. Il centro missionario, infatti, sostiene diversi progetti anche a distanza. In Kenya, per esempio, potremmo dar una mano per acquistare pezzi di terra dove poter spostar le baracche per riscattare i poveri della baraccopoli. Come francescani abbiamo fatto esperienza vera di cosa significhi passare “dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo” perché abbiamo visto la Parola incarnarsi in quei volti, in quei luoghi, in quelle situazioni e possiamo testimoniare veramente che “quello che ci sembrava amaro e ci faceva ribrezzo, si è trasformato in dolcezza”. La nostra vera missione è cominciata nel momento in cui siamo tornati nelle nostre realtà, nelle famiglie, nelle nostre comunità, nelle nostre fraternità, condividendo la nostra esperienza e sostenendo attraverso la nostra testimonianza i vari progetti sia materialmente che spiritualmente.
Antonella e Mariangela sono disponibili a portare la testimonianza di quanto hanno vissuto nelle vostre fraternità, parrocchie o gruppi. Per eventuali richieste, potete rivolgervi alla segreteria Ofspuglia al seguente indirizzo email: ofspuglia@gmail.com, indicando nome della fraternità o della parrocchia o del gruppo, declinando le generalità del richiedente ed indicando un recapito telefonico.
Antonella e Mariangela
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